venerdì 3 ottobre 2008

Specchi e progetti#2

Il nervoso mi è passato, un po', quanto basta.
Vista e acchiappata la distanza.
Altro, penso ad altro.

Un progetto è anche prendere un bus e andare in provincia a recuperare la macchinetta fotografica (che ho fatto bene ad aspettare e sperare che mi piovesse dal cielo). Gente allegra il ciel l'aiuta. Il bello è che il mio genitore era più felice di me e, già che c'era, ha messo sul tavolo un altro pacco dono (non richiesto ma gradito). E così la giornata è diventata meglio del previsto.

E ho ritirato la prova di conformità del mio bra.
E ho consegnato Mr Nori e Mr Borges e ho ritirato Mr Vargas Llosa.
E ho fatto giro inutile (che tanto lo so già che quei grandi magazzini sono solo pieni di metri quadrati di schifezze, semi economiche, ma assolute schifezze, quintali di schifezze). E ho cercato e cercato scarpe, e alla fine le ho trovate (con annesso signore molto simpatico). E ho fatto scorta del mio "esaltatore di femminilità" preferito. E ho fatto un salto a salutare il mio giovane-uomo preferito. E il genitore mi ha chiamato per chiedermi se sono contenta. Certo strano papino bello! Che mi sa che mi inventerò presto un'altra scusa per vederti e darti l'occasione di farmi felice (visto chel'effetto su di te è così esaltante).

Musica greca. Babà con la voce suadente che mi aspetta a cena. Ferrara nell'aria.

Il progetto c'è: dare poco spazio ai rospi e molto alle farfalle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ottimo progetto!
baci