mercoledì 17 febbraio 2016

Ritorno

Oggi ritorno dopo molti anni a sedermi su quella sedia, davanti ad una persona speciale che mi ha ascoltato dalla seggiolina ergonomica verde.
Non è cambiata molto, solo un pochino invecchiata, il sorriso e la risata sono le stesse, lo sguardo attento, severo, accogliente come allora.
E mi ha stupita, e divertita come faceva allora,  quando ha pronunciato una bella parolaccia perché solo quella poteva esprimere il senso del discorso.

Mi è sembrato strano essere in quell'angolo di mondo che un tempo vedevo così spesso e che da anni non frequento più. Mi sono bevuta un caffè al baretto della piazzetta, ho guardato le colline che si intravedono dietro il campanile.
Mi sono ricordata della volta che sono arrivata in scooter bagnata fradicia e ho lasciato una pozza d'acqua nel suo ingresso mentre le i mi porgeva asciugamani e mi diceva che il bello dell'acqua è che si asciuga.
Di una volta che ho preso coraggio e sono andata in bicicletta dimenticandomi  che si trattava di un paio di chilometri ma tutti in salita (in pieno luglio afoso).

Il suo sorriso mi ha fatto sentire a casa, in un piccolo angolo spazio-tempo in cui non può accadere nulla di male, in cui lo sguardo davanti a me è sempre e comunque un invito a non temere, a non rinunciare, a pretendere per se stessi il meglio possibile.

Sarà complicato riuscire a gestire gli appuntamenti ma ci proverò con tutte le mie forze: erano mesi che non mi sentivo così sicura di essere nel posto giusto, con la persona giusta.
Ho finalmente respirato e intravisto una reale speranza davanti ai miei passi.

venerdì 12 febbraio 2016

Il viaggio vale quanto e più della meta

...vecchi pensieri:


Ascoltare, guardare, amare

SIAMO TUTTI VIAGGIATORI?
SIAMO SULLA STESSA BARCA?

credo che conoscerci sia il primo passo per amarci
credo che amarci, supportarci, sia il modo migliore per unirsi
credo che unirsi sia fondamentale per vivere meglio

credo che vivere meglio sia il nostro modo per non essere succubi del gruppo dei "manipolatori" che troppo si sono specializzati nell'indebolirci

Il diverso non esiste
Il nemico neppure

Febbraio 2016 Nero su bianco

Che data!
Mi pare di riemergere da una scatolina sigillata tanto tempo fa...

Mi rendo conto che ci sono tantissime cose che non faccio più e la cosa strana e che non ho la più pallida idea di perché io abbia smesso.

E' come se mi fossi impantanata in un terreno di sabbie mobili immaginario.
Il terreno non è il peggiore con il quale mi sono ritrovata a lottare, ho visto cose terribili e mi sono rimboccata le maniche per trovare il sentiero per proseguire.
Oggi mi pare di non avere la forza di cercare la via d'uscita.

Ricomincio da un angolino dimenticato che però faceva parte della mia indole e probabilmente, della mia identità: scrivere.
Non importa come, per chi, con quale scopo e obiettivo.

Fosse solo un modo per riconoscermi, per incontrare una me stessa che ancora esiste e ha bisogno di respirare.