sabato 30 agosto 2008

La frase del giorno



"CHE BELLO AVERE LA CERTEZZA DELLA COMPRENSIONE".







In effetti, come le rispondo, a volte capita di provare quel sentimento di gratitudine. E si parte sereni insieme.

ci sto prendendo gusto, 3

ancora, 2, a caso

La donna pret à porter, versione 1

happy birthday a me, mezcla

Lettura mex ricevuti, solo i mittenti.
Corteggiatore batte tutti. Una sfilza.
Cosa mi dice? Soprattutto baci in quà e in là.
Offerte varie, dai gelati dal bar a cose più interessanti.
E piccoli segni di pensieri a me così.
Le buona notte sono sempre puntuali, ammetto che mi fa piacere.
Mr C, quattro messaggi dal giorno X.
Acido, astioso, il primo, ma lo chiude con un abbraccio.
Gli altri sono scuse per ognuno dei precedenti e parole delicate e affettuose.
L'ultimo "Amore... così e così, dimmi di sì".
(La risposta via e-mail ha chiuso gli sms).

Due notti nel lettone con la donna "pret à porter" e colazione insieme più massaggini di nipotuzza e spesa all'Esselunga.
(più pranzo a base di pesce che da sola manco ci penso).

Dimenticavo, seduta fotografica con l'artista ironica a cui piace dirmi ogni due minuti "ma zia!ma tu sei più matta di me".

Prenotato al Cup l'arretrato di mesi, ancora è agosto.

Lavoro, mah, boh, chissà, mavalà.

Compleanno? Sono abituata ad avere un circolo di appassionati e quest'anno sono tutti via. Che si fa? Mare e balletti sulla sabbia, va bene cmq.

Uscita dal lavoro in anticipo, il bar dove volevo andare a prendermi un abbraccio da un bel uomo è ancora chiuso. Uff.
Vado dal mitico Miki, una birra si può sempre fare con lui.
Incontro il bassista dei Tolga, carino, entusiasta, buona energia.

Torno a casa in tempo per farmi gli auguri di compleanno con una fetta di pane, burro e marmellata.

PD in versione dolcezza non identificata sta rientrando da Ferrara, sms di servizio e i baci di buona notte del corteggiatore...
(ma che nome gli diamo ora?).

Mi infilo nella vasca da bagno con la "pastiglia" che mi ha regalato.
Sospesa, un po' perplessa,
la tristezza se n'è andata,
mi scappa un po' da ridere.
Siamo e non siamo.
Ma occupiamo spazio e anche tempo.
Auguri, tutto è possibile, o no?

mercoledì 27 agosto 2008

Wedding plans e lacrime

La donna in incognito ha scritto due righe e sono scoppiata in lacrime.
Sarà un bene?
Credo, spero.
Ho pianto perchè avevo un uomo che mi voleva sposare e l'ho lasciato.
E non si tratta di niente.
Indipendentemente dalla decisione saggia.

Rumore, vortice di parole e azioni.
Mi ritrovo finalmente sola a casa.
Stanca.
Del bene e del male.

Troppo tutto.
Urlano tutti.
Belli e brutti.
I delusi e gli entusiasti.
I soliti e i nuovi.
Silenzio, please, non voglio sapere niente.

Tanto rumore per nulla

Ci sono cascata, ancora.
Urlano tutti, uno sopra la voce dell'altro.
Il nervosismo sale con il tono.
Peccato che nessuno dica nulla.
Mi alzo. L'urlatore "acquisito" mi trattiene con parole garbate.
Per i successivi dieci minuti urlano "piano" scrutandomi negli occhi.
Respiro, aspetto. Ricordo i motivi di ognuno, cerco di essere dolce con lo sguardo.
Voglio solo andarmene. La testa mi scoppia.
Li abbraccio tutti prima di andare.

Decido, un'ennesima volta, che starò alla larga da loro.
E lo so che, a modo vostro, mi volete bene.
Anch'io vi amo.
Ma amo più la mia testa!

BICI TERAPIA

Cancellare i ricordi per lasciare spazio ai sogni?

Tentata da...
isolarmi per cercare quella calma che sento essere necessaria.

Desiderio di leggerezza.
Esigenza di autonomia e scelte morbide.
Proposito di ripristinare energia e di attivarmi per le cose che chiedono attenzione.
La mia solita tendenza a immaginarmi sola, a vedere possibile l'equilibrio unicamente nella solitudine.

Eppure mi ritrovo offerte e richieste e sollecitazioni.
Ma pensa un po'!
Il chiaro invito a selezionare cosa è meglio e cosa ti piace.
La lezione continua.

La solita illusione di controllo...
La solita possibilità da accogliere...
La solita attenzione nella libertà che serve...

Occasioni continue, vivere il libero arbitrio con serenità l'invito riproposto,
mio malgrado.

Ingenua

Ingenuamente non credevo a chi lo aveva annunciato.
Mr C è sotto casa mia. Da un paio d'ore.
Mr C mi ha seguito la sera della pizza.
Mr C vuole dirmi che l'ho deluso, vuole espormi la sua rabbia.
Gli do le sue cose.
Allargo le maglie e gli dico le due parole che penso.
E' vero quello che dico ma lo dico per lenire,
non credo possa capire.
Porto pazienza e aspetto un po', poi salgo in casa e lo lascio seduto sul muretto.

Sms al mattino: parole di scusa e di affetto.
Propone di vederci "da amici", vuole darmi il regalo di compleanno.

L'sms finisce con una frase che mi hanno detto quattro volte ieri:
"dimmi di sì".

Maglie larghe?

Un ex collega-amico e un ex collega simpatico,
entrambi over 50 di intelligenza sottile e dialettica affascinante,
una piccola birra nel giardinetto cittadino affacciato su una delle strade più trafficcate della città.

L'amico mi chiede di Mr C. Rispondo con due monosillabi.
Mentre si divertono a prendermi in giro dicendo che non sono "matrimoniabile",
squilla il mio telefono. E' Mr C. Non rispondo. Non ci penso nemmemo a quest'ora di notte. I due si scatenano. Simpaticamente mi incitano a rispondere, a richiamarlo.

"Tu sei una che mette tanti paletti"
"Non c'è bisogno di essere così dura"
"Allarga un pochino le maglie della rete, fai passare qualcosa in più"

Uno parla di sentimenti e di amore.
L'altro si professa agnostico sentimentale.

Mi divertono, sono affettuosi, mi piace sempre sentire le voci maschili quando sono dirette e sanno intavolare con ironia discorsi e opinioni.

Vado. Due minuti e arrivo a casa

-continua

martedì 26 agosto 2008

Qual'è la direzione?

Oggi c'è "baruffa nell'aria".
Mi faccio quelle domande che so non dovrei farmi.
Le famose domande sbagliate.
Mi chiedo cosa avrei potuto fare per evitare questa situazione.
Mi chiedo cosa potrei fare per migliorare le cose.
Mi rispondo che è inutile rimpiangere e perdere tempo nei "se" posizionati nel passato. Avrei potuto essere più...accorta? previdente? furba?
Mi rispondo che parlare e giustificare non può portare a molto.
Non ho intenzione di discutere di come sono andate le cose.
Non con Mr C, non con altri.
Non piace neppure a me che si siano accavallate le cose.
Non mi piace se ho fatto male, se ora mi interpreta come disonesta o cose simili. Così è andata. Così ho agito. Io so che non c'è stata premeditazione.

E, tra l'altro, non so neppure se per me esiste questa questione.
Che voglio fare con questa storia?
Mi rispondo che PER UNA VOLTA, --ZZO
sarà meglio che scacci ansie e smanie di controllo e viva con leggerezza almeno le offerte di leggerezza!!!
E che mi organizzi per non "subire" le decisioni altrui.

E mi rispondo...
MA STAI ZITTA UN PO', FREGATENE, VAI CON LA CORRENTE E NUOTA.

lunedì 25 agosto 2008

Possibile?

Se lo fosse...
Se dovessi scoprire che...

No, non mi piacerebbe
No, non potrei continuare.
Non quì.
Deciderò.

Come fosse cambiare la serratura.

Che non si sa mai.
Anche se non vorrei accettare che sia necessario difendersi,
ma questa è faccenda diversa.

venerdì 22 agosto 2008

Antidoti come se piovesse

Con calma, con i miei tempi (che a lui non importano cose relative a orari e organizzazioni), mi preparo e vado da lui.
Non so e so.
Non ho progetti o pensieri. Vado ad alleggerire il mio respiro ed ad ascoltare il suo che non interferisce con il mio se non per il misterioso incrocio di energia che ci permette di passare ore serene insieme.

Che sento avvicinarsi il rischio di pensieri tristi e malinconici.
Che non sono mai stata tanto sicura di voler "sottrarre" e di meritarmi leggerezza.
Che le cose piacevoli sono preziose e vanno accolte
(P.D. incluso, eh!)

- ora ho capito, Plain, il tuo concetto di sottrazione :-)

Dolcemente triste

Mr C ha aspettato i miei 5 giorni di silenzio e si è deciso a mandare un sms.
Temeva non volessi vederlo. Ci siamo accordati per oggi pomeriggio.
Ha chiamato per annunciare un'ora di ritardo.
La sua voce era diversa, molto diversa.
Ho avuto un brivido (era la voce dell'uomo che ho amato, quella che non c'era più da un po'). Era chiara e decisa, calma e gentile.
Mi sono chiesta per un attimo se tornare sui miei passi.

Quando è entrato in casa gli ho voluto bene e ho ricordato che non è il bene in discussione. Che la decisione esula dall'affetto che provo per lui.
Rimasto calmo, tratteneva le lacrime mentre gli dicevo quello che volevo dirgli.
Va bene così.
Anche se non riusciva a parlare, la sensazione comune di aver fatto un pezzo di strada insieme vale comunque tanto.
Credo, spero anche per lui.

La telefonia mobile

Lui:
- non riesce a fare a meno di chiamarmi appena sveglio
- telefonate brevi, frasi provocatorie e dolcezze, tutte le mattine
- sms oggi: 1) stai bene? come potrei farti stare meglio?
non rispondo, 2) non è giornata, eh? scusami, buon lavoro
3) dormi da me?
E quella "distanza" dove l'abbiamo messa, caro P.D.?

Amiche, sms del giorno dopo:
"che quando ti senti bene fai caldo come il sole!"
"grazie di averci fatto sapere che esistono ancora dei veri P.D."

L'uomo che mi piace, mesi dopo:
"ciao tesoro, vado a prendere una barca a Corfù e la porto in Sardegna,
ti abbraccio quando torno"

Amica a ferragosto, anzi due amiche:
"ti voglio tanto bene"

Io:
sms previdente a lui "devo spegnere telefono per un po'"
(Mr C in arrivo a casa mia)
sms di risposta sempre a lui "baci in quà e in là, trallalà"

Che questo mezzo ci fa scrivere cose che magari non diremmo, non in modo così diretto e libero, che a volte (a volte!)siamo felici di aver detto.
Che quando le riceviamo, sorridiamo e ci scaldiamo un po'

martedì 19 agosto 2008

La danza sul ritmo del cuore


Sai quell'alternativa rimpianti/rimorsi?
Ecco, non potrei affrontare questo rimpianto.
Questo passo, questo lancio nell'incognito è stato l'affare migliore che abbia fatto negli ultimi tempi (anni).
Luna piena e musica e la sensazione che se ci lasceremo in questa vita sarà perchè abbiamo già avuto tanto nella precedente o avremo un destino comune in una delle prossime.
Qualsiasi cosa sia o sarà, come vacanza di ferragosto è stata magica.

Così.

lunedì 18 agosto 2008

Reset

Domenica in campagna. Gatti e conversazione leggera con una ottantasettenne speciale.
Cielo striato di nubi di ogni colore e zanzare aggressive.
Raccolta di fichi dall'albero e lettura di libri di storia.
L'amica che scruta il mio corpo in cerca di punture d'insetto da lenire con lo stick magico, visita inaspettata della famigliola di amici, vino rosso e lezioni alla bambina di "come si prende in braccio un cucciolo di gatto".
Doccia in compagnia e invito a cena nel casale affianco.
Una cagnetta di sedici anni mezza cieca e sorda e dolcissima, l'amica con la voce tuonante nella sua veste (che la possiede!) pacata e affettuosa.
Racconti di bridge e di morti che abitano nella palla d'orata sull'ultimo scaffale.
Fotografie di volti conosciuti negli ultimi dieci anni.
Rientro in moto sotto la luce della luna piena, attraversando la campagna deserta e profumata.

Consapevole del riordino che deve essere fatto,
allineo nella mente i propositi e le possibilità, sapendo che voglio rimettere al loro posto le cose e trovare spazi giusti per il nuovo.
Restart. Calma. Adempiere.
Ritrovare l'equilibrio fra time in e time out.

Luna piena.
Stasera?

domenica 17 agosto 2008

Ieri notte eclissi splendida

Ripristino e calma domenicale

Ieri sera ho fatto un salto al pub con tre donne originali.
Giusto il tempo per sfuggire ai dubbi e ai sensi di colpa.
Ho dormito sonno agitato ma sereno (ossimoro calzante).
Al risveglio mi ronzano tante cose in testa.
Le "farfalle" mi distraggono dall'ansia.
Ritrovo tempo e spazio per me.
La sua musica mi accompagna e mi dice qualcosa di lui.
La sua telefonata mi fa piacere ma non corro da lui.
Non oggi, non subito, forse stasera. Forse no.
Rimando gli "affari di uomini".
Accetto un altro invito che mi parla di affetto chiaro
e rilassata intimità.
Mi regalo il "time out" che mi serve.

"Che non ho ammazzato nessuno", Marti dixit.

Un'altra citazione scritta da un'amica nel suo blog:
"che la noia di un altro non vale".
Così?

sabato 16 agosto 2008

Farfalle e un po' di dolore

Non potevo aspettare oltre.
Le due cose non sono collegate, non esattamente.
Ma...proprio non fanno per me le bugie.
Ed era tempo che temporeggiavo, ed era impossibile continuare.
L'ho fatto, detto al telefono (che orrore!).
Ma non potevofare altro:
così due giorni al mare diventano l'inizio di una storia finita.
Brucia nella pancia (con le farfalle) il dolore per il dolore che ho dato.

Ma è questo che andava fatto.
Farfalle o meno.
Sogno la mia bicicletta e la mia piscina.
E la pulizia che farò.

Farfalle nella pancia

Tutto nuovo, tutto diverso.
Credo fossero anni che non mi capitava di "sospirare" fra me e me.
Fondamentali sparpagliati ovunque, alla rinfusa.
Qualcosa a cui proprio non sono abituata
(ma a cui forse mi piacerebbe abituarmi).
Un misto di distanza (in parte forse dichiarata) e disponibiltà e attenzioni decisamente rare. Niente di forzato e noioso o banale.

E la musica! E alcuni gesti non attesi, graditissimi.
Un regalo della serie "non potevo desiderare di più".
E altre cose e altre parole.

Il pericolo sussiste, l'avevo intravisto, ora lo vedo e lo sento.
Credo che rischierò.

giovedì 14 agosto 2008

Ci vado!

Convinta più che altro dal bisogno di "muovere le cose".
E dalla curiosità
E... o la va o la spacca.

(Carino: è venuto ora a chiedermi se vino o birra)

mercoledì 13 agosto 2008

Un invito "speciale" mi tenta

Se non avessi paura di...
Di?
Non so, l'impulso è di lanciarmi nelle sue fauci.
Fauci?
Ha capito che mi ha messo in agitazione.
Mi ha chiamato per rassicurarmi.
Rassicurata?
Per niente ma ho apprezzato la delicatezza.
Stasera no. Vediamo.
Intanto da queste parti le news sono pessime (job)

Opzioni?

Leggo alcuni stralci di cose scritte negli ultimi anni.
Piccoli quaderni da viaggio che ho riempito seduta in angoli vari, al gate in aeroporto, sulla banchina in attesa di una nave, nel piccolo giardino di un alberghetto in un'isola delle Cicladi occidentali, sulla spiaggia enorme della costa a sud di San Francisco, in treno per Trieste, in barca mentre gli altri dormono.
Leggo appunti che riguardano amiche lontane che annunciano il loro trasferimento in Nuova Zelanda, trovo note su un fidanzato che chiude la sua vita italiana e parte per il Messico (e ritorna un anno dopo scombussolando la mia vita già complicata), sfoglio pagine di riflessioni e pagine di riordino dati che riguardano periodi della mia vita.

E le opzioni possibili per il presente e per il futuro?
Lavoro? Amore? Luoghi?
Mentre molti acquistano voli low cost a tutto spiano,
mi sento un pochino "in prestito".
Ricordo a me stessa che si deve lasciare andare il passato,
che non si può bloccare lo scorrere della vita,
che le decisioni vanno prese,
che la staticità non è innocente,
che la pazienza è sacra se non diventa complicità.

Biciterapia di ferragosto,
per ora questo

martedì 12 agosto 2008

Aghi e fantasie infrante

Parlato con la mia sister che oggi compie gli anni.
Appoggiata sul famoso scoglio, mi racconta che il mitico doc (osteopata e affettuoso despota della sua guarigione) le ha regalato la soluzione alla sua dipendenza da tabacco. Agopuntura.
E, questo il bello dell'avere qualcuno a cui puoi dire "tutto", mi confessa che ogni volta che si parlava di agopuntura (ho da anni la mia agopuntrice di fiducia), lei immaginava qualcosa di assolutamente assurdo.
Reticolo di aghi collegati ad elettrodi collegati ad un macchinario rumoroso!?!

Rido. Ride con me. E i Cinesi? Che c'entrano gli elettrodi?
Felice mi descrive l'azione dei semplici aghetti e del super-ago-graffetta posizionato a tempo indeterminato dietro il suo orecchio.

Dalla casetta in città sento al telefono il canto delle cicale e il soffiare del vento dell'Egeo.
Un po' mi struggo rimpiangendo il mio angolo di armonia.

Ora in marcia per la collina imolese e la piscina con i fiori di Bach!

Che testona

Nuotiamo gli uni negli occhi dell'altro?

Non sono tutti via.
Lui è in città.
Non me lo aspettavo.
C'è. E mi compare davanti e mi sorride.
E gli sorrido alzando lo sguardo dal video.
E capisce subito che i miei capi sono "in ascolto" nella stanza accanto.
E parliamo piano, come se nulla fosse. In fretta.
E ci guardiamo negli occhi, e penso che quello sguardo liquido è lo stesso che mi piaceva tanto. E si ripresenta la questione.
Realizzo in un istante che sto pensando a come e quando accettare l'invito a cena che mi lancia da qualche giorno.

Che cosa è questa cosa?

Agosto in città e piccole gite

Lavoro e faccio piccoli spostamenti piacevoli.
Dalla mia "posizione indifendibile" mi guardo lasciare scorrere le ore e i giorni in una strana serenità che si nutre di semplicità.

C'è la calma intimità che prende la moto per raggiungere la spiaggia che mi piace tanto. E, a sorpresa, la trova bellissima e quasi disabitata.
Il saluto dei ragazzi del locale mentre passiamo dalla tenuta da bikers alla nudità da spiaggia, i teli stesi sul bagnasciuga dove guardiamo i gabbiani che si tuffano nell'acqua, il sole e la luce dell'estate che rasserenano l'anima, le nuotate e i cruciverba, il mohito al tramonto mentre le nuvole bianchissime creano forme di panna montata nel cielo, la pizza deliziosa che mangiamo ascoltando jazz con i piedi nella sabbia. Il ritorno in autostrada con Mr C che guida e ogni tanto richiama la mia attenzione perchè teme che mi possa addormentare alle sue spalle.

C'è la serata con le amiche del cuore in trasferta in provincia, un tavolo in una piazza dove man mano veniamo raggiunte dalle donne che conosco da vent'anni e che vedo ogni due o tre anni (ultima riunione nel 2005!). E vedere che c'è la proprietà transitiva dell'affetto, rassicurante e affascinante.

C'è la "comitiva" che ho assortito in un pomeriggio domenicale per andare in appennino a trovare un'amica che si è ritirata in un borghetto medievale dove ha aperto una piccola e deliziosa trattoria dove si ascolta splendida musica. Cena in esclusiva nella terrazza affacciata sul bosco e passaggio alla piccola sagra di paese dove suona un trio strepitoso. Discorsi simpatici e fresco ricostituente.

Ora lo so, arriverò senza particolari problemi alla fine del mese.

lunedì 4 agosto 2008

Ok, riposino e si riparte

Piccola e deliziosa oasi

EHHH????

Lo hanno descritto così, giuro!
Si parlava, senza esitazione alcuna, del giardino del Guasto.
Presente?

Trasloco caotico

La nuova sede del comune è quasi pronta.
QUASI. Al momento svariati uffici non sono da nessuna parte.
Qualcuno risponde al telefono...ma non è mai quello che cerchi.
Fino al 18 di agosto solo voci impazzite e risposte vaghe.
Il day after del day before.
Privilegio essere in città per goderne

Ingoiare tanti rospi fa ingrassare!


Un test per capire di cosa si ha fame.
Un approccio diverso per capire perchè ci si "gonfia" fino a quasi non riconoscere il proprio corpo. E la pancia cresce (e non si tratta solo di età).
E invece delle solite diete basate solo sulla volontà, si parla di necessità non affrontate e di nodi non sciolti.

E allora dalle risposte si evince una presunta carenza di affetto da colmare decidendosi all'autoerotismo (EMOTIVO). Che in termini più seri si dice "decidersi ad auto-dispensarsi del necessario".

Sicuramente bisogna che mi decida a sputare tutti 'sti rospi che mi sono ingoiata.
Che, privati e collettivi, sono decisamente troppi!

Brutti rospacci schifosi, vi diffido dall'installarvi nei miei depositi adiposi.

....il partito delle veline, i militari a presidiare le città, i contratti di lavoro capestro, i vari Brunetta e Calderoli, il "nano malefico", l'agosto in città, i turni di lavoro demenziali, i principi che si trasformano in rospi, le amiche che dicono frasi indicibili, il regime dello stupido orgoglio ariano che scheda i bambini, l'arroganza e la supponenza dei previlegiati isterici, i fatti della Diaz e tutto quello che è stato insabbiato, i pezzi di cadaveri che pescano nel canale di Sicilia da anni, i discorsi razzisti dei ben vestiti che non azzeccano un congiuntivo, la malattia che diventa oggetto di sospetto e di strumentalizzazione, l'impotenza che si maschera da qualunquismo- o viceversa, la mafia sostenuta dalla chiesa e dalla gente del popolo,quello stesso popolo che vota e ammira quelli che stanno organizzando quello che serve per piegarlo.

Ma le certezze rimangono: l'isola dei famosi non verrà tagliata! Migliaia di posti di lavoro certamente. Speriamo tutti che siano quelli degli altri.

(dividi et impera)

Sciopero: smettiamo tutti di ingoiare rospi!

sabato 2 agosto 2008

VIA, VIA, SCAPPARE VIA

Non so esattamente cosa fosse, cosa sia stato.
Qualcuno, che ha assistito al tutto, disse che sembrava il sintomo di una cosa a cui hanno dato un nome e per la quale esistono terapie e farmaci.
Mah! Chissà!

Di fatto il caldo era lancinante, la gente troppa e troppo vicina, la pressione dei corpi vicini vicini, rigidi rigidi, scontrosi scontrosi, era durata un po' troppo mentre la mia stanchezza già parecchie ore prima mi parlava senza che le dessi udienza.

Così, alla fine del concerto, mi sono alzata e, in preda a stordimento e dolori assurdi allo stomaco, mi sono fatta largo fra la folla fino alle mie amiche.
Mi sembrava tutto una melma umana indistinta.
La sensazione straziante di soccombere.
Ho toccato il primo braccio e le ho detto "non sto bene, scappo".
Hanno tentato di dirmi tante cose, rispondevo "ci sentiamo domani, ci sentiamo domani". Alla fine, due minuti dopo (e le budella in gola), ho detto un ciao lungo mentre correvo via con il respiro accellerato.

A casa, sola, nel silenzio, distesa con un panno umido sulla fronte, il mondo ha ripreso le sue sembianze.

La musica brasiliana mi piace, sicuramente lei non c'entra :-)