mercoledì 13 agosto 2008

Opzioni?

Leggo alcuni stralci di cose scritte negli ultimi anni.
Piccoli quaderni da viaggio che ho riempito seduta in angoli vari, al gate in aeroporto, sulla banchina in attesa di una nave, nel piccolo giardino di un alberghetto in un'isola delle Cicladi occidentali, sulla spiaggia enorme della costa a sud di San Francisco, in treno per Trieste, in barca mentre gli altri dormono.
Leggo appunti che riguardano amiche lontane che annunciano il loro trasferimento in Nuova Zelanda, trovo note su un fidanzato che chiude la sua vita italiana e parte per il Messico (e ritorna un anno dopo scombussolando la mia vita già complicata), sfoglio pagine di riflessioni e pagine di riordino dati che riguardano periodi della mia vita.

E le opzioni possibili per il presente e per il futuro?
Lavoro? Amore? Luoghi?
Mentre molti acquistano voli low cost a tutto spiano,
mi sento un pochino "in prestito".
Ricordo a me stessa che si deve lasciare andare il passato,
che non si può bloccare lo scorrere della vita,
che le decisioni vanno prese,
che la staticità non è innocente,
che la pazienza è sacra se non diventa complicità.

Biciterapia di ferragosto,
per ora questo

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