domenica 29 agosto 2010

Il fidanzatino di gioventù

HO OSSERVATO TANTE VOLTE IL MARMO CHE MI HANNO SCOLPITO:
UNA NAVE ALLA FONDA CON LA VELA AMMAINATA.
IN REALTA' NON RAPPRESENTA IL MIO APPRODO MA LA MIA VITA.

Chissà cosa vuole dire?

Ravanando su FB. Trovato dopo un paio di controlli incrociati, credo sia proprio lui. Ho riconosciuto un cane (nel profilo la sua foto non c'è ), ho cercato residenza e amici per capire se fosse lui. Ho trovato il fratello fra gli amici (ai tempi, si parla della preistoria, il piccolo aveva sette anni e lo portavamo a spasso con noi la domenica sera). Era una storia simpatica, una love story da ragazzini ma perfetta. Andavamo d'accordo e ci piacevamo tanto. Lui era proprio belloccio, amavamo con entusiasmo le stesse cose, musica e moto e politica e discorsi importanti. Aveva una bella famiglia di belli (il fratello grande era l'idolo del mio liceo e il mio passpartout per le cose importanti della scuola), la sua casa era la mia seconda casa, con sdegno della mia banda di amici gelosi. Poi la mia famiglia si è trasferita in un'altra città. Abbiamo pianto un po', abbiamo fatto qualche mese di treni nei fine settimana e poi nulla più. Mi arrivarono notizie su di lui qualche anno fa. Che faceva il cuoco-dj e altre cose non proprio positive (ma la "spia" ai tempi era un po' in conflitto con lui per motivi di gelosia). Magari mi risponderà. Chissà.

Cazzeggio su FB in preda al raffreddore del secolo. Ora mi faccio il brodino di fine agosto e l'ennesima aspirina. Niente, brodino bruciato, quello vero, mi tocca il dado, che ora è gelatinoso.

sabato 28 agosto 2010

Strade parallele

Lago d'alta montagna, artificiale, nel mezzo della valle c'era un paese che ora non c'è più,c'è ma è stato innondato e sommerso, un paio di volte all'anno spunta solo il campanile che campanile non è. La strada per raggiungere il paese a mille e risga metri gira intorno al lago per km e km, sali, scendi, costeggi, curve e nulla se non spiaggette con mucche sdraiate al sole, non incontriamo nessuna auto. Mi chiedo come mai il colore del lago sia turchese acceso (sui nostri monti le acque dei laghi sono molto più verdi).

Serata afosa, appiccicosa, Spagnoli vanno e vengono sorridendo, ormai parlo spagnolo con una certa disinvoltura e loro né sono entusiati. Entra un tizio, si incrocia con la famigliola francese, rimango un po' con il fiato sospeso, è lurido a dir poco, ovunque ha appese borse, zaini stracciati. "Mi scusi, avrei bisogno di un informazione", mi preparo a dirgli che no, non ci sono camere libere ma aspetto. "Le volevo chiedere se saprebbe indicarmi dove sia il dormitorio pubblico". Lo guardo con sollievo e rispondo che no, mi dispiace, non lo so. "La ringrazio tanto, speravo lo sapesse, molto gentile, grazie mille e buon lavoro". Lo guardo allontanarsi con la sua bicicletta fiammante (rubata o comprata al centro commerciale?!?). Mi ritrovo intenerita dalla sua cortesia e dignità, con sollievo realizzo che non ha sparso aromi sgradevoli nella hall (certi turisti dell'estremo oriente invece!).

Sullo scoglio sdraiata a leggere, nessuno in vista, il mare è un po' mosso ma l'acqua è sempre una garanzia del bagno migliore della piazza, non delude mai, da anni. Mi giro, chissà perchè, e vedo un gruppetto di cinque uccelli che camminano alle mie spalle sulle rocce. Sono grandi, identico colore della roccia, color terra argillosa sbiadita dal sole, mi domando se siano papere ma no, non lo sono, hanno il collo lungo e il becco rosso ma piccolo. Non mi perdono di vista ma non si scompongono quando mi alzo e mi avvicino. Arrivo ad un metro da loro e aspetto. Intanto altri due si avvicinano ma cambiano direzione per tornare verso l'acqua dall'altra parte. Rimango a guardarli camminare lentamente e mi chiedo se volano o siano delle specie di polli selvatici, che no, non credo. Si fanno un giro sotto i cespugli sempre tenendomi gli occhi addosso e poi, con calma, si allineano su una specie di terrazzetta naturale sotto la quale c'è il mare. Il capo allora comincia a strillare un po', immagino stia dando indicazioni di un'imminente partenza. Così sarà, dopo un minuto di gracchiamenti strambi, spiccano tutti il volo in simultanea per andarsi a fare una passeggiata sugli scogli di fronte, dall'altra parte della nostra piccola baia.

Ieri sera incontro il collega psicolabile, tutto bene, sono pronta e non riesce a rompere le scatole. Arrivo a casa verso le undici e trenta, stanca ma serena che la giornata lavorativa è stata tranquilla, nonostante il tanto lavoro. Mi chiama ben quattro volte, ansioso, le prime sono stupidaggini, le ultime è agitatissimo tanto che sono costretta a chiedergli di farmi parlare con l'ospite per capire il quid. Notare che si tratta di ragazzo italiano che diceva chiaramente la faccenda. Non so come sia finita, la segnalazione riguardava un allagamento al piano superiore dell'appartamento, nulla a che fare con l'albergo ma magari avranno chiamato il pronto intervento. Mai visto un uomo adulto perdere le staffe così senza ritegno. Il cliente mi ringrazia ma sento nella sua voce la perplessità che spesso lo psicolabile suscita. Che balle.

giovedì 26 agosto 2010

Dopo la puzza

Sms arrivati ora
N°1 "il suo bagaglio codice...è arrivato ed è stato consegnato al corriere per la consegna"
N°2 "il suo bagaglio codice...è arrivato e le sarà consegnato all'indirizzo indicato"

Vabbè, il bagaglio in questione è arrivato nelle mie mani alle 17 di ieri, ha sostato nella hall del mio lavoro tutto il pomeriggio, è stato rovistato in una crisi da attacco di zanzare cittadine (che i colleghi hanno lasciato una boccetta vuota di antizanzare attaccata alla spina per dieci giorni) alla ricerca dello spray Vape citronella, è stato caricato su un taxi e portato faticosamente al quinto piano senza ascensore a mezzanotte.

Che quei soldini per gli sms potevano essere risparmiati, no?

mercoledì 25 agosto 2010

In transito

Il ritardo è tale che stiamo tutti con il fiato in sospeso. Qualcuno accenna alla speranza in una notte in un hotel a Monaco di Baviera. In attesa sulla pista, il capitano tedesco dall'inglese difficile da capire ci informa delle varie soluzioni, scendiamo di corsa cercando il nostro uomo. Sono due, uno prende le carte di imbarco e sorride, l'altro è un poliziotto gigante che controlla i documenti con aria gentile e severa assai (prerogativa tutta tedesca). Ci infiliamo in una porta dai mille allarmi da disattivare e siamo in pista, tutti di corsa saliamo sul piccolo bus che sfreccia fino al nostro aereo. In un attimo siamo decollati. A destinazione in orario (ma come avranno fatto?). Il nastro scorre, dei nostri bagagli nessuna traccia. Qualcuno dice all'altro che pretendere di arrivare tutti, compresa valigia, era troppo, anche per l'organizzazione tedesca.
Certo, sono rimasti a Monaco, i bagagli. Peccato, forse avrei preferito la variante notte in Germania.

domenica 22 agosto 2010

Dalle vette altissime si scende a valle



Che anche la Grecia possiede monti alti e fiumi bellissimi.
Stamattina dieci gradi e le caprette fra le nuvole. Ora si torna fra le onde

giovedì 12 agosto 2010

Count down SI PARTE

Stanchissima, mi accingo a preparare la valigia, non vedo l'ora di vedere l'orizzonte sul mare (che sarà a mia disposizione 24 ore se 24). oggi ho visto un po' di cose che mi hanno commosso, giusto per dire che la vita è così tanto misto bene e malino e così così e stupenda e dolorosa e meravigliosa...
una carozzina a motore che sfrecciava in via Massarenti con un uomo bello e forte e sorridente e il suo bambino di 4/5 anni caricato dietro ad abbracciare il padre, in piedi su un predellino che immagino abbiano predisposto loro. parlavano allegri, completamente disinvolti nella velocità, immagine potente e positività bellissima.
turisti vari che viaggiano con frotte di bambini e che parlano loro come se fossero degli adulti saggi (solo un po' mignon) e loro rispondono essendo sereni e simpaticissimi.
anche altre cose tristi che gestite con prontezza di spirito e amore risultano diventare più accettabili, sai come una tristezza dolce, che si digerisce bene nonostante il dolore.
ora finisco un po' quì e mi faccio un panino alle melanzane da re artù. e ho anche una volontaria per aeroporto! che se l'amicizia è anche un passaggio alle cinque del mattino vuol dire che proprio male non stiamo...

abbracciamoci forte e non lasciamoci più
Herbie Hancock- preludio di Egeo e cicale marittime (che quella della città afosa hanno rotto) ps: per i cittadini che si interrogano Non sono grilli!