lunedì 22 ottobre 2012

Nanni Moretti con bisturi

Il chirurgo mi deve togliere i punti. E, come l'altra settimana, mi accoglie con quel sorriso pacato, calmo ma allegro. Nanni Moretti versione medico, lo saluto e penso che mi piace proprio, proprio. Sembra in pace con tutto il mondo, tutto. E penso che vorrei incontrare tanti come lui e vorrei sempre sentire quella grande pace che ispira. La passeggiata fino a casa mi ha rilassato, il sole e il tepore di questa giornata mi fanno desiderare di essere migliore. Gli ultimi giorni non mi sono piaciuti, la mia difficoltà a gestire le cose neanche. Allentiamo i nodi. Ho bisogno di trame più morbide, di maglie più larghe. Bimbetti russi simpatici mi salutano con sorrisi strepitosi e mi mostrano la loro abilità nella pronuncia di un paio di parole in italiano. Le due piante avute in regalo e portate a spasso in bus e in ospedale, sono felici di adornare il pianerottolo. Il trasloco sembra quasi compiuto, anche se la mamma accusa malinconia e malessere da sensi di colpa, anche se ancora incrociamo le dita, che il crudelissimo macchinino dei tecnici della compagnia del gas ci dia il benestare. Nanni Moretti dice che domani posso finalmente bagnare la testa. Notizia meravigliosa!

martedì 16 ottobre 2012

Scatole, scatoline, libri e ricordi

Siamo alle prese con il trasloco di mia madre. Si deve svuotare una casa zeppa di mille cose per il trasferimento in una piccola casetta con tutto quello che serve ma con zero spazio per fare accumulo di cose inutili. Non è facile. Mia madre è una collezionista di mille cose dalle quali non si vorrebbe separare. Ama i libri e possiede libri in tutte le lingue, libri che conosce bene, nulla di decorativo...e ci sono le cose "graziose", le cose di famiglia, le cose "preziose". Il primo giorno che sono andata anch'io mi guardava preoccupata e diceva a tutti che era arrivata la sua figlia drastica e veloce, quella che avrebbe risolto... Dopo qualche ora nervosa, un po' di spazio era stato fatto. Anche se aveva tirato fuori un paio di cose dalla spazzatura, anche se si era confusa e aveva strillato al mio compagno (che, a gran sorpresa, le aveva però risposto per le rime), anche se abbiamo dovuto rassegnarci a fare un paio di scatole con etichetta "archivio" e un paio fantomatiche "libri da regalare". Ho dovuto dire a mia madre che i tempi sono cambiati, che i libri continuano ad essere importanti ma non più nella forma stampata, che le enciclopedie degli anni sessanta non servono a nessuno nell'epoca di internet. Il vuoto è cosa ardua da raggiungere... Il mio compagno sfodera dolcezza e fermezza, ogni tanto la stringe a sé e la abbraccia. E, a parte le altre mille opere di sostegno a quest'avventura, questa sua modalità di aiuto, è fondamentale e meravigliosa. In mezzo alla fatica e all'ansia ci sono altre cose: la mamma mi ha detto che ha voglia di usare questo momento per creare buone cose, per gestire una nuova vita al meglio possibile, per rimettersi in rotta con un nuovo equilibrio. Intanto, zucca tagliata e ricucita, il mio bozzo è stato rimosso. Come disse il chirurgo, mi dovrà pettinare il mio compagno per qualche giorno. Un po' male c'è! un po' di fatica anche.

martedì 2 ottobre 2012

Va bene, salutiamoci, festa!

Oggi ho incontrato un tale che un giorno avevo scambiato per qualcosa... Poi la storia, quale che fosse, si fermò. Dopo qualche anno di incroci per la strada dissimulando un poco spiegabile calo della vista, entrambi (mi sono adeguata senza sforzo alla modalità)... Pomeriggio, centro città, mentre tornavo a riprendermi la moto per tornare a casa dopo una visita da amiche e colleghe con le quali abbiamo riso un po' bevendo un bel "caffé dell'amicizia" (così lo chiama lei, sempre)... Lo vedo con la coda dell'occhio e proseguo come sempre MA, chissà per quale motivo incomprensibile (quanto inutile), vengo fermata dal mio nome gridato a rimbombare nella piazza. Babà caro, va bene, ci salutiamo come fossimo amici, tanto che mi costa? Va bene, un po' di sana scena di comunicazione amicale male non può fare. Certo non oggi che gli avvenimenti fondamentali hanno preso piega migliore: - UNO finalmente mi sento bene, ho dovuto pretendere impegno massimo dal dentista ma due settimane di dolore e nervosismo sono finite - DUE la mamma pare essere sistemata, mi mancano ancora un po' di dettagli tecnici - TRE la mia dolce metà (più tre quarti in verità) è al top del piacevole Evviva, salutiamoci che va bene lo stesso :-)