martedì 16 ottobre 2012

Scatole, scatoline, libri e ricordi

Siamo alle prese con il trasloco di mia madre. Si deve svuotare una casa zeppa di mille cose per il trasferimento in una piccola casetta con tutto quello che serve ma con zero spazio per fare accumulo di cose inutili. Non è facile. Mia madre è una collezionista di mille cose dalle quali non si vorrebbe separare. Ama i libri e possiede libri in tutte le lingue, libri che conosce bene, nulla di decorativo...e ci sono le cose "graziose", le cose di famiglia, le cose "preziose". Il primo giorno che sono andata anch'io mi guardava preoccupata e diceva a tutti che era arrivata la sua figlia drastica e veloce, quella che avrebbe risolto... Dopo qualche ora nervosa, un po' di spazio era stato fatto. Anche se aveva tirato fuori un paio di cose dalla spazzatura, anche se si era confusa e aveva strillato al mio compagno (che, a gran sorpresa, le aveva però risposto per le rime), anche se abbiamo dovuto rassegnarci a fare un paio di scatole con etichetta "archivio" e un paio fantomatiche "libri da regalare". Ho dovuto dire a mia madre che i tempi sono cambiati, che i libri continuano ad essere importanti ma non più nella forma stampata, che le enciclopedie degli anni sessanta non servono a nessuno nell'epoca di internet. Il vuoto è cosa ardua da raggiungere... Il mio compagno sfodera dolcezza e fermezza, ogni tanto la stringe a sé e la abbraccia. E, a parte le altre mille opere di sostegno a quest'avventura, questa sua modalità di aiuto, è fondamentale e meravigliosa. In mezzo alla fatica e all'ansia ci sono altre cose: la mamma mi ha detto che ha voglia di usare questo momento per creare buone cose, per gestire una nuova vita al meglio possibile, per rimettersi in rotta con un nuovo equilibrio. Intanto, zucca tagliata e ricucita, il mio bozzo è stato rimosso. Come disse il chirurgo, mi dovrà pettinare il mio compagno per qualche giorno. Un po' male c'è! un po' di fatica anche.

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