sabato 13 aprile 2013

Donne, tante

Non avevo esattamente voglia della serata, temevo fosse un po' caotica...
Ma sono sempre felice di vedere le mie ragazzacce...

Al mio arrivo erano tutte sulle scale, ho pensato "cavolo, sono tante, tutte".

E tenerezza mi coglie a ripensare a quanti anni, a quante cose belle e brutte.
Le cinghialesse...
E le altre.
Quanta acqua sotto i ponti.
E matrimoni e gravidanze e biberon...
E birre e bottiglie di vino...
E ironia come se piovesse che avvolge tutto anche se non sempre i momenti sono buoni.
Rimane la voglia che appartiene a tutte di esserci, di ballare, di scherzare.

Una di fronte all'altra:
Pizza con di tutto, compreso uovo e speck.
Insalatona "anti age".

Manca lo yogurt e viene sostituito con pollo alla griglia.

Finiamo in un pub "tranquillo"...
Sembrava di essere in un locale del Bronx...casino all'inverosimile dentro ( compresa la puzza di fritto e di mille sigarette) e, sopra la nostra testa, il treno che sferraglia violento facendo tremare tutto.

Manco sapevo esistesse un luogo simile nella nostra cittá.

martedì 9 aprile 2013

La farmacista

Entro a prendere un paio di cose con ricetta. Le chiedo anche di verificare insieme di cosa si tratti, le chiedo i vari prezzi. Questa cosa la faccio sempre in farmacia e trovo  persone molto disponibili, quasi fossero contente di mettere alla luce del sole il fatto che non ci sono leggi insormontabili in farmacia, che anche i farmaci sono prodotti da valutare e scegliere. Mi prendo quasi i complimenti per questo atteggiamento "consapevole" che altrove non viene visto di buon occhio. E mi trovano sempre la cosa più conveniente.
Poi vedo un mascara di una marca svizzera che sapevo facesse solo cose per le unghie e mi ispiro. Le chiedo di vedere il pennello che mi mostra chiamandolo "storto". Poi ride e corregge con "ricurvo". Ridiamo.
E mi ritrovo a ridere di gusto con lei e sento che la tensione si allenta. E penso che questa donna mi piace, mi piace molto. Tanto che quasi mi stupisco di questo sentimento inconsueto.
Le chiedo un paio di altre cose, meno male che non ci sono, avrei speso un capitale.
Siamo al conto quando mi chiede dove sia la mia dottoressa e se sia brava. Le dico che sì, lo è ed è pure molto simpatica e competente, una che ti parla e con cui si parla.
Le racconto e mi chiede il nome. Ridiamo di nuovo quando mi dice "mi ricorderò la trippa".

La saluto ed esco con i miei sacchettini vari. Se si potesse la inviterei a bere un americano con me.

Non so, credo di avere voglia e bisogno di persone nuove intorno a me.
Di parole e ironia, di roba nuova...

lunedì 8 aprile 2013

Viaggetti e progetti

La mia nipote più piccola ha deciso, con la sfrontatezza dei suoi vent'anni, di partire e tentare la sorte altrove. È tornata una settimana fa e tra tre giorni riparte. Ha salutato, si è venuta a prendere il mio abbraccio e si prepara a viaggiare, a cercare casa, a fare un test per un lavoro che le daranno, pare.

Ha deciso di lasciare la casa materna, di cercare la sua strada un pochino più a sud.
Mi rende speranzosa, felice per lei. E un pochino invidiosa.

Sono giorni che sento insofferenza cogliermi, a volte sfocia in intolleranza.
E li capisco i giovani che non sopportano tutti questi vecchi zombie che si lamentano senza protestare, che vedono problemi senza cercare soluzioni, che ripetono le parole vuote della televisione senza immaginare e fantasticare, senza sognare rivoluzioni o resurrezioni...

L'aria è pesante, la primavera stenta ad arrivare, la rassegnazione sembra essere ovunque.
Nessuno ha tempo e tutti si annoiano.
Le cose non vanno ma guai a provare chiarimenti o strategie.

Come disse poc'anzi la mia DOC: la situazione non è delle migliori ma non significa che non si possa fare nulla.

In bocca al lupo nipotuzza, presto ti vengo a trovare. Promesso