martedì 9 aprile 2013

La farmacista

Entro a prendere un paio di cose con ricetta. Le chiedo anche di verificare insieme di cosa si tratti, le chiedo i vari prezzi. Questa cosa la faccio sempre in farmacia e trovo  persone molto disponibili, quasi fossero contente di mettere alla luce del sole il fatto che non ci sono leggi insormontabili in farmacia, che anche i farmaci sono prodotti da valutare e scegliere. Mi prendo quasi i complimenti per questo atteggiamento "consapevole" che altrove non viene visto di buon occhio. E mi trovano sempre la cosa più conveniente.
Poi vedo un mascara di una marca svizzera che sapevo facesse solo cose per le unghie e mi ispiro. Le chiedo di vedere il pennello che mi mostra chiamandolo "storto". Poi ride e corregge con "ricurvo". Ridiamo.
E mi ritrovo a ridere di gusto con lei e sento che la tensione si allenta. E penso che questa donna mi piace, mi piace molto. Tanto che quasi mi stupisco di questo sentimento inconsueto.
Le chiedo un paio di altre cose, meno male che non ci sono, avrei speso un capitale.
Siamo al conto quando mi chiede dove sia la mia dottoressa e se sia brava. Le dico che sì, lo è ed è pure molto simpatica e competente, una che ti parla e con cui si parla.
Le racconto e mi chiede il nome. Ridiamo di nuovo quando mi dice "mi ricorderò la trippa".

La saluto ed esco con i miei sacchettini vari. Se si potesse la inviterei a bere un americano con me.

Non so, credo di avere voglia e bisogno di persone nuove intorno a me.
Di parole e ironia, di roba nuova...

1 commento:

Giulia Lu Mancini ha detto...

Hai bisogno di leggerezza ti capisco !
Oppure di vedere le cose in modo nuovo, capita anche a me.
Baci