lunedì 5 marzo 2012

Essere anziani , non stupidi

La Maria è così simpatica. Erano settimane che mi aspettava, qualche telefonata pressante, senza esserlo, che lei antipatica non riesce mai ad esserlo. Avevo promesso e ho mantenuto l'impegno. Peccato che contassi sul bel tempo mentre mi sono dovuta fare un paio di viaggetti sotto la pioggia. E meno male che oggi stavo un po' raffreddata...Un po' faticoso il tutto, uscita di casa alle 6.30, lavoro tosto, moto, pioggia, bus e di nuovo bus, moto, pioggia. Sono le 21.30 quando arrivo a casa fradicia e stanca. Ma siamo state bene, serene, nonostante un pochino di tristezza l'abbiamo lasciata scorrere, dolcemente. Settimana prossima è un anno che è morto Claudio.

Va bene così, a nanna presto (cena alle 19.00, sai com'è)

LA scena valeva la candela:
suonano mentre siamo a cena, apre leggermente la porta, poco, poco, che ha lasciato il cancello aperto visto che c'ero io. Chiede chi sia e cosa desideri.
E la sento dire, tranquilla, asciutta, decisa:
"no, non potete propormi proprio nulla, sono una ultraottantenne, la legge non vi permette di farmi proposte commerciali che tanto non posso firmare".
Saluta e torna a tavola.

Brava, bravissima.

domenica 4 marzo 2012

Sceneggiate e giochi allegri

La città è assediata da un popolo di strani personaggi che si sono messi in fila per ore per rendere omaggio ad una bara, ad un artista, a qualcuno che per molti anni ha prodotto canzoni e musica che hanno fatto epoca. va bene...tutti, anch'io, sappiamo le parole di molte canzoni a memoria. però mi sembra eccessivo, mi appare come un'altra di quelle "cose" mediatiche e pompate a misura di becero sentimentalismo con effetti speciali. l'edicolante sconvolto dai vari gadget che gli arrivano da vendere a nemmeno 24 ore dal decesso. le radio non suonano altro. i commenti della gente della città sono critici. che poi, simpaticissimo non era. amen, ci teniamo il centro bloccato per un paio di giorni e le canzoni per via d'Azeglio ad oltranza. il comune non esita a spendere questi soldi, strano...

noi inventiamo una giornata densa e allegra, ci tocca (ma oggi la buttiamo sul divertente) il fine settimana "condizionato" dalla ragazzina che la madre dichiara che vuole farsi gli affari suoi. niente di male, anzi. la chiarezza aiuta, come sempre. e facciamo tutto in un giorno invece che in due, pace.e riusciamo anche a fare una lunga passeggiata e giretto ai giardini margherita, la città esce e si spalma sui prati con chitarre, biciclette, pattini, skateboard (bellissimi quelli flessibili a due ruote). dopo intermezzo improvvisato, usciamo di casa in massima velocità, infilandoci le scarpe per le scale, ridendo come due ragazzini che hanno fatto una marachella. queste marachelle sono proprio simpatiche, ci fanno sentire dei giovani giocherelloni.
"bello, grazie, buona serata".

Prendo la mia motoretta e faccio un salto dagli amici artisti, giusto il tempo per due parole e cenetta fusion mangiata sul banco del take away nelle scatolette di cartone, la proprietaria taialndese non parla una parola di italiano ma ha fatto un localino piacevole e cucina velocissima per dieci persone davanti ai nostri occhi noodle coreani, salmone giapponese, polpette svedesi...

giovedì 1 marzo 2012

Segreteria telefonica

Rientro dopo 13 ore fuori casa. lavoro in apnea (ma quando perderò il viziaccio?), seduta rigenerante dalla massaggiatrice-amica che se pisolo qualche minuto non si offende, telefonata del fidanzato che mi dice essere a meno di un kilometro, in orario inconsueto, inserita variante uscita dalla mia voce senza preavviso, aperitivo allegro e passeggiata suburbana...vederlo così felice dell'intermezzo inatteso. driblo la cena con adolescente-figlia. magari se tornassi a casa mia non mi farebbe schifo...

Lampeggia dispettosa la segreteria telefonica. pigio il tasto che mi annuncia "memoria piena". 35 messaggi. leggo-ascolto e cancello.
il primo so quale sia e so già che non lo cancellerò. non ancora. Claudio che mi dice due cose dolci con la voce stanca della sua malattia alla fine "ciao cocca...".
Poi altri che ascolto e cancello:
Nonna greca che saluta e chiede notizie.
La nonna che dice solo che è "la nonna" e che nessuno risponde al telefono.
La Maria che lascia il suo primo messaggio in segreteria e se la cava bene.
Mia madre che varia il messaggio in tutte le salse:
"sono la mamma, bacini" poi, "this is Marina speaking", e ancora "ho mal di testa e sono stanca..." e altri con voci variegate.
Un tale da Firenze che vuole comprare la moto.
Zia uno e zia due che non capisco perchè in un mese mi abbiano chiamato dieci volte quando per anni il silenzio è stato totale.
Rumori vari e indiscriminati che ancora mi chiedo che senso abbia chiamare e non parlare alla segreteria.

La serata di oggi è saltata causa virus intestinale di una delle tre. e siamo alla terza settimana che il giovedì sembra organizzato ma malattia coglie le invitate.

Doccia, pappa, nanna.
Arretrato di sonno è felice del cambio programma.
Ieri sera alla conferenza sugli orti di TU'Rat mi sono proprio divertita. Ma quando mi ricapita di vedere gente così carina? E, mica scherziamo, avere due biologi, un entomologo, un agrario e un ingegnere idraulico tutti per me...a parte la birra "giraffa" nel pub che "non c'è".

Resilienza, pare si dica così...