giovedì 1 marzo 2012

Segreteria telefonica

Rientro dopo 13 ore fuori casa. lavoro in apnea (ma quando perderò il viziaccio?), seduta rigenerante dalla massaggiatrice-amica che se pisolo qualche minuto non si offende, telefonata del fidanzato che mi dice essere a meno di un kilometro, in orario inconsueto, inserita variante uscita dalla mia voce senza preavviso, aperitivo allegro e passeggiata suburbana...vederlo così felice dell'intermezzo inatteso. driblo la cena con adolescente-figlia. magari se tornassi a casa mia non mi farebbe schifo...

Lampeggia dispettosa la segreteria telefonica. pigio il tasto che mi annuncia "memoria piena". 35 messaggi. leggo-ascolto e cancello.
il primo so quale sia e so già che non lo cancellerò. non ancora. Claudio che mi dice due cose dolci con la voce stanca della sua malattia alla fine "ciao cocca...".
Poi altri che ascolto e cancello:
Nonna greca che saluta e chiede notizie.
La nonna che dice solo che è "la nonna" e che nessuno risponde al telefono.
La Maria che lascia il suo primo messaggio in segreteria e se la cava bene.
Mia madre che varia il messaggio in tutte le salse:
"sono la mamma, bacini" poi, "this is Marina speaking", e ancora "ho mal di testa e sono stanca..." e altri con voci variegate.
Un tale da Firenze che vuole comprare la moto.
Zia uno e zia due che non capisco perchè in un mese mi abbiano chiamato dieci volte quando per anni il silenzio è stato totale.
Rumori vari e indiscriminati che ancora mi chiedo che senso abbia chiamare e non parlare alla segreteria.

La serata di oggi è saltata causa virus intestinale di una delle tre. e siamo alla terza settimana che il giovedì sembra organizzato ma malattia coglie le invitate.

Doccia, pappa, nanna.
Arretrato di sonno è felice del cambio programma.
Ieri sera alla conferenza sugli orti di TU'Rat mi sono proprio divertita. Ma quando mi ricapita di vedere gente così carina? E, mica scherziamo, avere due biologi, un entomologo, un agrario e un ingegnere idraulico tutti per me...a parte la birra "giraffa" nel pub che "non c'è".

Resilienza, pare si dica così...

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