martedì 7 ottobre 2008

Si discute, meno male

La novità è un po' questa: si discute.
A cena con un'amica, si parla per due minuti di frivoli problemi e poi si passa alla politica partendo dalla vita quotidiana e dalla stanchezza che molta gente ormai esprime senza vergogna.
Ormai faccio sempre più spesso la parte della moderatrice delle intemperanze che sfociano in parole razziste e vagamente reazionarie.
La cosa più dolorosa è sentire uscire dalla bocca delle persone a cui voglio bene le stesse parole della maggioranza subdola che sta manovrando alla grande la mente della gente. E mi ritrovo a gestire quelli che quasi mi sembrano una sorta di appello delle mie amiche. A me.
Come se, dicendomi quelle frasi che sembrano sortire da Porta a Porta o, peggio dalla voce di Brunetta o Calderoli, mi lanciassero una disperata richiesta di aiuto.

Vermi schifosi! State riuscendo a minare le certezze del mondo civile. State schifosamente insinuando il dubbio anche nel cuore e nella mente delle persone perbene, state propagandando intolleranza e impotenza fra chi ha scelto tutta la vita la strada del coraggio e dell'onestà. State spaventando le mamme e i padri. State proponendo violenza e pulizie etniche anche a chi non si è mai sognato di ragionare in questo modo vile e ignorante. State indebolendo la parte sana della società.

Non è il momento di cedere.
Non sui diritti della costituzione. Non sulle libertà sancite dallo stato democratico. Non sulle garanzie minime dei lavoratori. Non sulla libertà di opinione e di espressione. Non sull'uguaglianza fra gli uomini. Non è il momento di cascare nei tranelli delle soluzioni idiote e facili quanto irrealizzabili. Che poi non si tratta affatto di quello:
- non dei Rom
-non delle prostitute
-neppure degli stranieri

Si sta tutti non proprio bene, vero. C'è crisi, vero.

Non ho la ricetta, figuriamoci! Ma, come per l'Alitalia, il fatto che non sia un'economista non significa che non intuisca le stronzate, che non evinca che ci stanno prendendo in giro alla grande.
Il problema sono i ladri, i corrotti, i pescecani, la Mafia di tutti i colori, gli evasori, i finanzieri senza scrupoli, i ministri e le ministre, le leggi e i decreti, la democrazia, l'occupazione in calo, i guerrafondai che hanno mandato sul lastrico il modo occidentale (non prima di aver fatto fuori miglaia di persone in quà e in là) etc etc etc

Anche i Rom, forse.
Anche le prostitute all'angolo del viale, forse.

La nostra capacità di reggere e rimanere saldi e consapevoli è seriamente in pericolo.

Proviamo solo a fare una cosa: non usiamo le parole dei Tg e di Famiglia Cristiana, evitiamo di assomigliare a Calderoli il più possibile, rifiutiamo di essere complici della guerra fra poveri che ci stanno istigando ad intraprendere.
Magari troveremo altre idee.

2 commenti:

inattesa ha detto...

Io con le prostitute ho chiuso ;-)
Fino alla fine di ottobre mi dedicherò solo a sesso, droga e rock&roll.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Siamo in balia di una massa di corrotti che vendono fumo e stronzate sulla nostra pelle. Il problema è che non mi sembra di vedere una alternativa valida. Forse restano le liste civiche di Grillo..vedremo
boh!