martedì 14 ottobre 2008

Annaspo, mi fermo, dove vado?

Sensazione. Malessere fisico, fastidio. Mi gira tutto. Ho fatto "quel" pensiero. No? Se fosse? Non è. E alla fatica si aggiunge il dubbio. Pare non debba farmi quel dubbio. Eppure c'è, è, esiste.
E il tempo oggi è stato masticato e sputato fuori. Il risultato è che ancora qualcosa si agita nelle viscere senza spiegare di cosa si tratta. Influenza? Virus?
Ho dormito e sognato, mi sono svegliata con il viso in fiamme e il ricordo vivo del sogno. Gli ho raccontato il sogno. Si è offerto di portare soccorso.
Ho cercato di svuotare il secchio. Sono le due e mi pare che si stia riempiendo, o forse si sta delineando la questione. La luna è piena?
Siamo tutti preoccupati? La contingenza dice che sono tempi duri? Capisco. Capisco ma non riesco a starmene ferma ad aspettare. Come se fosse sempre il tempo sbagliato. Come se la scusa per dirci NO fosse sempre pronta.
Non so esattamente cosa vorrei da lui.
Non so se la vorrei DA lui, penso che la vorrei con lui.

Vorrei non sentire che siamo "dopo" o "tardi" o "forse" o "per ora" o "se".
E capisco tutto ma lo struggimento mi perseguita.
Faccio fatica ad accettare i limiti, che siano idee sue o fantasie mie.
Qualcuno disse che si chiama solo fifa.
Però, caro qualcuno, non puoi fare finta che il problema non ci sia. Ho bisogno di parlarne con te.
Perchè non mi basta per placarmi sapere che "non dovrei, non c'è nulla di cui preoccuparsi, è naturale, non ci pensare". Perchè non si tratta di lui e di me. Si tratta, prima, di qualcosa che devo spostare dal mio stomaco per poter respirare.

E so che passerà, in parte. E che un po' di buio è funzionale all'alba.
E che se stai da schifo, il disastro nel tuo stomaco condiziona la mente non poco. E che se dormissi sarebbe cosa ottima.

1 commento:

Giulia Lu Mancini ha detto...

Respira cara e mantieni la calma, qualunque cosa causi questo stato, spero sia tutto ok in bocca al lupo!
baci