giovedì 16 ottobre 2008

Scintille, dolci scintille

Provvidenziale il cambio turno che mi chiede il collega, invento la serata e lui si fa in quattro per esserci. Corro in centro a cercare il suo regalo. Nel caos del crepuscolo la città è viva e allegra. Entro nelle librerie, chiedo e mi lancio dove mi indirizzano. Non trovo il libro e passo alla musica.
Mi dimentico la macchina fotografica ma mentalmente immortalo questi scorci di palazzi che si stagliano nel cielo viola. Cammino veloce e mi godo l'aria calda di metà ottobre.
Finalmente mi chiama: è fuggito con l'auto della ex moglie dalla scuola occupata. Lo raggiungo

Con lui tutto bene, l'intimità è divertente e coinvolgente, ci scappano due paroline...
Farfalle e abbracci a suon di musica gypsy turca.
Chi l'avrebbe detto?

E si fanno programmi per gite a Roma e per trekking con le amiche del cuore.
E si ragiona sulla ricerca di un nuovo lavoro.
E si conversa amabilmente con il padre.
E si accontenta la mamma che richiede servizio fotografico alle sue creature.
E si continua a discutere sulla politica e l'economia.
E i file di musica si moltiplicano.
E si affronta l'immenso lavoro del dentista, che non può più aspettare.

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