lunedì 1 settembre 2008

Taccio, non sapendo cosa dire

Completamente presa dai dolori che da qualche ora mi stanno facendo compagnia, decido di non rispondere
(anzi, non decido di rispondere).
Non aspettavo più la sua telefonata, me lo ero scordato.
Non lui. L'eventuale contatto telefonico.
Come se la porta del castello fosse già chiusa e se i contatti fossero già stati rimandati a domani.
Non ho voglia di parlare con lui ora.
Forse perchè non sarei in grado di reggere la conversazione "di servizio", quella in cui facciamo finta di niente sapendo di fare finta di niente, quella in cui teniamo un controllato distacco alternandolo a piccole frasi affettuose.
Preferisco tenermi l'immagine di questa mattina quando ho alzato lo sguardo sulla strada nel preciso istante in cui usciva dal portone e deviava di quei due metri per cercarmi con quello sguardo che mi piace tanto. C'ero, mi sono voltata in quel momento e l'ho trovato lì. Sorriso e un bacio sussurrato, nella luce di una silenziosa strada alle sette e trenta del mattino.
Continuo a non sapere di cosa si tratti.
Ma probabilmente non c'è niente da sapere.
Mi guardo il film (mi ha appena mandato sms per segnalarmelo), mi faccio la tisana sperando che mi faccia passare il dolore e mi godo la pace della mia musica e dello spazio a mia disposizione.

2 commenti:

inattesa ha detto...

Mi sembra che la storia proceda bene. Ottimo.

bb ha detto...

plain# davvero? a te "pare"?