sabato 20 settembre 2008

Incontri del sabato mattina

Sono uscita per una piccola, veloce passeggiata.
Una piccola coccola di 12 minuti e mezz'ora al mercato.
Ogni volta penso che vorrei la macchina fotografica.
Volti e occhi di altri paesi, donne e bambini, veli scuri e veli a fiorellini, lingue d'oriente , turisti e ragazzini fragili con tatuaggi aggressivi, signore dell'est e ruspanti indigene, donne con i tacchi a spillo e la voce querula, africane con il piglio deciso e minaccioso che sfoderano risate sonore.
E venditori cinesi con improbabili oggetti da un euro e giubbotti di ogni tipo, il banco delle creme e dei profumi di seconda scelta, mutande coloratissime a prezzi ridicoli, fiori e stivali, musiche che non ti aspetteresti
(Bach? Un banchetto di grembiuli ricamati).
Provo un'ottima giacca a prezzo ridicolo, troppo piccola, peccato.

Incontri:
Bobby e splendida bimba
( mi abbraccia forte, ancora si chiede come mai sua madre ed io abbiamo chiuso).
Intravedo il mitico terapista dalle mani calde con la compagna.
Mi frena quasi addosso un tale di un "incontro ravvicinato" che ho interrotto io per semplice noia.
(sul momento si era un po' offeso ma un anno dopo mi ha invitato per una pizza).
In fila per il bancomat, aspetto il mio turno.
Il corteggiatore e bimbo. Proprio lì.
Imbarazzo, emozione. Il bambino ci guarda e non favella.
Il padre me lo presenta.
(ci guardiamo, è la terza volta che ci presenta. Basta).
Mi fa segno con la mano, telefono.
Entro dal giornalaio mentre escono loro.
Corteggiatore, sorridi sorridi, e poi?

E' che il mio giretto doveva essere un solitario senza effetti e senza sollecitazioni.
Vabbè.

Oggi al job sereno e tranquillo, tutti al concerto del Blasco, yeah!
Scoppiati ma simpatici, ventenni e 45enni con prole
(Cacciottara e Co anche loro al concerto, pacchia grande)

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