martedì 23 settembre 2008

Rissa sventata alla cassa

Che il pranzetto a tempi vagamente scordinati era stato carino.
Il locale dai muri irregolari sempre piacevole.
Che non sono riuscita ad andare in bagno perchè una tizia si era accomodata sul trono e non si è alzata più (vista per sbaglio aprendo la porta che non aveva chiuso, svaccata sulla tazza manco a casa sua). Si va - semplicemente - alla cassa.
E inizia la barzelletta, il balletto delle frasi sbagliate, dei conti che non tornano e del tono per nulla appropriato (tutto da parte della signora cassiera). LaCla si stupisce, poi si innervosisce, poi tenta il diaologo, poi mi guarda allibita. LaCla è una signora, decide per la non belligeranza, si arrende.
Interrompo la follia e imposto il conto. Paghiamo e usciamo.
Com'è che mi tocca sfoderare 'ste doti da locandiera così spesso?
In questa città non sanno più lavorare con il pubblico, sig.

Come dice LaCla mentre rido a più non posso,
Non è possibile!
Un minimo di professionalità , anche da parte degli imbranati!

2 commenti:

inattesa ha detto...

Io devo dei soldi a qualcuno?
No perché sono scappata via in fretta e già mi dispiace che volevate menar le mani senza di me, mi dispiacerebbe anche di più non avervi lasciato i soldi che dovevo ;-)

Anonimo ha detto...

le doti di locandiera servono sempre, soprattutto se salvano da una rissa!!;-)
bacioni a tutte