venerdì 19 settembre 2008

Libero disordine

Una serata come non ricordavo più.
Di corsa cerco il libretto di garanzia della moto, senza trovarlo.
Corro a ritirare la piccola che ha fatto ottomila km e chiedeva un tagliando.
Ammiro, come sempre, la coppia di meccanici.
Pago. Parcheggio e prendo la bici.
Pedalo e sgombro la mente. Rientro che è buio.
La musica mi accoglie insieme a tutto ciò che ho sparso nella mia ricerca.
Penso a Mr C che mi ha lasciato un mio libro e un biglietto sotto la sella della bici. No, non lo chiamo. Non so proprio cosa dire.
Ghiaccio per il ginocchio. Tagliolini in brodo e birra.
Non tocco nulla, non metto in ordine.
Penso al corteggiatore al risveglio stamattina. Non lo chiamo.
Guardo le mail. Un ex collega mi invita a guardare il suo profilo su facebook.
Trovo due amiche, le loro foto.
No, non mi registro, non mi interessa.
Guardo il caos intorno a me, mi mangio un biscottino al cioccolato.
Mi rilasso nel disordine, nell'abbandonarmi a questo tempo vuoto.
Mi godo una libertà che interrompe un'attività di mesi .
Parentesi e sospensione.
Stand by rigenerante.

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