sabato 31 gennaio 2009

INFERNO

Si annulla la fisica della realtà e si entra nella dimensione del sogno. I corpi galleggiano, fluttuano, ruotano, salgono a testa in giù, si tuffano in veloci discese. Come se la gravità non ci fosse. Come se i movimenti fossero nell'acqua, come se lo spazio permettesse movimenti non legati da nessuna legge. Forza e poesia, disciplina e libertà, armonia e complicati giochi acrobatici. La luce, i colori e la musica ci accompagnano fino alla fine e ci fanno vivere un paio d'ore gentili e rilassate.

L'amica ingegnere non riesce a trattenere lo sforzo per comprendere il trucco tecnico. Usciamo nella sera che preannuncia la non vicina primavera. Al bar prendiamo bibite rinfrescanti. Le due mie amiche si scambiano chiacchiere che colmano tre decine di anni di distanza (erano compagne di elementari e medie). Sconvolgo la sedicenne parlandole del professore che ha ascoltato in conferenza storica questa mattina a scuola. Ridiamo e ci abbracciamo.
Finale da vere gattofile appassionate.

Che di colore è pieno il mondo.

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