venerdì 30 gennaio 2009

Carta acquisti social card

Ma che strano paese.
La social card usata a scopi commerciali. Che già mi pare una demagogica presa in giro. Che fra tutti gli studi possibili la schedina magnetica che regala elemosina invece che diritti mi sembra così tanto mediatica e poco politically correct. Che immagino usi fantapolitici dei codici a barre dei "fortunati" del club degli assistiti a basso reddito.
Despar propone ulteriore sconto del 5% ai possessori della carta (manco fosse un club esclusivo), ovviamente lo sconto si intende su spesa a venire (bonus, non reale risparmio immediato). Ma prima devi verificare al numero verde il budget della tua carta. Ed ecco fatto: il movimento economico del solito magna magna dei passaggi vari ha un nuovo gioco ad hoc.
Bene. Bravi. Complimenti.

E chissà che altro arriverà.

2 commenti:

Giulia Lu Mancini ha detto...

la social card viene inviata a casa a tutti i "poverissimi" (perchè mio padre pensionato con 750 euro mensili di pensione e casa di proprietà, pur con figlia a carico, per esempio non ne ha diritto) e penso che tra produzione di tessera magnetica e spedizione a casa alla fine costi di più che metterli direttamante in busta paga ai suddetti "poverissimi", la scusa è quella degli sconti, ma si dimentica che si tratta di soli 40 euro mensili! Non era meglio risparmiare costi e sconti e mettere in busta paga 100 euro in più.
Forse però faceva meno scena, chissà. Trovo infine che sia anche un pò umiliante e discriminante.
Ma forse il povero, se non ha di che mangiare, non pensa troppo ala dignità.
Mah...

bb ha detto...

@lù Saranno 40 € quelli da "mangiare"...quelli "mangiati" dai vari interessati al progetto sono assai di più! E i dati sensibili? E chi controlla? E perchè non esiste una legge che impedisca alla grande distribuzione di sfruttare 'sta trovata del governo?
Mah. Perplessa