domenica 25 gennaio 2009

Art White Night

Pioggia, pioggia, pioggia.
Partiamo, parcheggiamo, camminiamo.

L'ex chiesa n° 1 è ora una biblioteca, i pannelli c'erano già un anno fa, sono bellissimi. Ora è tutto nuovo e candido. Un gruppo di stravaganti poeti/attori passeggia al centro della navata decantando poesie in svariate lingue, a volte si sovrappongono in un rumoroso pasticcio. La Giapponese si contorce in un lentissimo ballo, l'Africano saltella suonando delle strane nacchere metalliche. Improvvisamente tutti cantano "Mandinga". Anche la rappresentante della Groenlandia con il sedere peloso (di pelliccia).

L'ex chiesa n° 2, diroccata per anni e usata senza remore come magazzino fino a qualche mese fa, si presenta come uno splendido labirinto di scale e sale e soffitti decorati e ancora scalette e sale gremite di gente. Il concerto di clavicembalo è irragiungibile, in mansarda la piccola mostra in onore di Rossetti mi commuove, l'ultimo piano con grandi vetrate, immagino con vista sui tetti, mi/ci fa fantasticare di poterci permettere un appartamento così, un giorno.

La galleria Falcone & Borsellino sembra chiusa, cerchiamo un cancello aperto, che ci deve essere perchè vediamo gente, e, dopo alcuni tentativi a vuoto, entriamo.
Decollages, Massive Attack, piccola Francia, cane bellissimo. 7000 € per due pezzetti di carta e colla sembrano troppi.
Futurismo colorato in bellissime cornici, le onde del quadro escono dalla cornice.
Schifano con il suoi campi di grano iper colorati e macchie di verde acido. Il video in cui lui si diletta a fare l'imbianchino nelle favelas brasiliane ci regala una pausa rilassante (anche perchè siamo seduti al calduccio). Nel cortile d'ingresso le sculture sdraiate sono fradicie. Siamo d'accordo che 35000 € per il quadro che ci ha rubato il cuore non sono poi moltissimi (certo! E' quanto ho pagato il mio miniappartamento dieci anni fa).

La galleria chic ci accoglie con musica a tutto volume, niente di artistico.
Alcuni pannelli enormi dondolano pericolosamente su una piccola bacchetta da direttore d'orchestra. Un mega cromosoma di plexiglass sulle nostre teste non permette alcuna fotografia.

Al museo archeologico il primo premio va all'installazione densa di fumo del coccodrillo. Che significa?

Il party è ovviamente troppo affollato, ci salutiamo davanti alla massa della gente che tenta di entrare.
Non ha smesso di piovere un secondo. Gli uni avvisano gli altri delle pozzanghere: "attenti, non entrate nella pozzanghera dove si è appena tuffata bb."

Tutto diverso dalla scorsa edizione, pioggia e cibo a parte.
Tutto bello, comunque.

2 commenti:

Giulia Lu Mancini ha detto...

La serata mi ha aiutato a distrarmi..e poi trovare un parcheggio libero laddove non te lo aspetti è sicuramente di buon auspicio...

inattesa ha detto...

Io sono arrivata tardi e mi sono persa un sacco di cose.. peccato!