venerdì 2 gennaio 2009

Comunicato un pensiero

Che è uscito veloce e si è andato scrivere sul display.
Che secondo una teoria mi dovrei consentire di fare qualcosa che temo non sia giusto... E l'ho fatto, e mi sento meglio. In realtà ho solo chiesto che qualcosa che mi dava fastidio si interrompesse. Era giusto per me, non importa come sarà recepito. Che è un mio diritto essere lasciata in pace. E certe persone non mi piacciono. Che facciano come ritengono, ma che non mi coinvolgano in qualcosa che non mi interessa. Che la chiarezza e la trasparenza vorrei fossero linee guida per il presente e il futuro. L'ho solo detto, ho solo interrotto un gioco a cui non volevo partecipare. Che abbia usato due parole che qualcuno mi ha detto qualche tempo fa è solo un dettaglio liberatorio, che l'abbia fatto anche se mi sentivo "cattivella" una piccola rivincita sulla mia aspirazione all'approvazione cosmica. Che devo imparare a dire NO GRAZIE.

1 commento:

giorgio ha detto...

Assolutamente sì!
No grazie è un inno alla vita, è eros, è affermare che esisti e che nessuno ha il diritto di portarti dove vuole lui.
Ciao, Giorgio.