sabato 3 gennaio 2009

Il freddo che scalda

Sole, lascio entrare l'aria gelata in casa, spalanco le finestre (si fa per dire, la mansardina non ha grandi aperture sul cielo) e vado a farmi un giretto. Di acquisti semplici che non so perchè rimando. Calzini, cappello, borsa economica che mi serve. E sento le gambe fremere al contatto con l'aria fredda, e capisco che il ghiaccio che trovo sulla sella della moto è lo stesso che rende la strada grigio chiaro, attenzione, scivolare sarebbe farsi molto male. Il variopinto mondo del mercato mi mette allegria, le famiglie multietniche mi rilassano. E il freddo ci rende tutti uguali e sorridenti. E le parole scambiate con gli estranei hanno toni gentili e simpatici. E faccio due pensieri che più semplici non si può: il sole è indispensabile alla vita e al buon umore; l'individualismo della nostra civiltà è una truffa di cui non possiamo più essere complici.

3 commenti:

giorgio ha detto...

Mi è piaciuto molto questo post, nella sua semplicità profonda. Il freddo che scalda, festina lente (che ho messo in testa al mio blog), la convivenza e la comunanza delle etnie diverse... mi sento a casa...

bb ha detto...

@giorgio Ammetto, il festina lente l'ho preso dal tuo blog, mi è piaciuto tanto che ho deciso che me lo avresti prestato volentieri.
Anch'io mi sento a casa fra le tue parole :-)

giorgio ha detto...

Te lo do in comodato (prestito d'uso gratuito).
Un abbraccio, Giorgio.