lunedì 17 novembre 2008

Bar nazional popolare

Zeppo di uomini e baffi e spalle e giacche da lavoro e odore di sigarette di ultima. Il barista è molto carino e ci tratta da gran dame. Un latte caldo e un cappuccio con deca (sarei al quarto caffè). Lo portiamo fuori. La puzza peggiore è quella dell'alcol di pessima qualità. Troppi uomini e troppi bicchierini di vinaccio alla spina. Parliamo cercando di resistere alle urla che ogni tanto vengono a disturbare.

E pare che l'interpretazione racconti di una gran fortuna, di un'occasione per scoprire giochi karmici e guarigioni. E, comunque sia, comunque vada, si apre una strada che riguarda la vita e le sue evoluzioni. Dopo un primo momento si scarta "quell'idea" e si stabilisce un focus e un tempo da rispettare.

A parte tutto, si son dette anche cose che aggiustano altre cose antiche.

Nessun commento: