mercoledì 25 novembre 2009

Addominali dell'anima

Sono viva, non era scontato. Gli ultimi sei giorni lavorativi sono stati veramente troppo. A parte che mi è andata bene, che la "cattiva" ha pensato bene di non infierire, sei per dieci, sessanta ore di iper lavoro fra overbooking e cento persone in entrata e in uscita, con il collega in ferie e la collega malata, malatissima. Insomma, le ore fuori da lì mi sentivo un cane bastonato, letteralmente.

Andata. Sono in ferie! Qualche giorno in città e poi volo verso la luce e il mare.
L'azzardo mi è riuscito. Mi farà bene.

Massaggio di oggi: le mani sul mio plesso raccontano che lo stress ha prodotto un grumo ben piazzato fra stomaco e ombelico, il dolore al passaggio delle dita lungo la coscia dice che fegato, pancreas e reni si sono proprio rotti le scatole delle tossine ingerite. Le sue mani amiche sciolgono i nodi e ripristinano lo scorrere dell'energia. Ogni tanto parliamo e ci sorridiamo, di ipotesi e pinne, di sbucciare la frutta e di come si possa dire a sé stessi alcune cose importanti senza essere pretenziosi o supponenti. La guardo con gli occhi socchiusi e penso che le voglio bene. Alla fine, come sempre, mi esce spontaneo un enorme GRAZIE a cui lei risponde con altrettanta enfasi "Grazie a te".
Ci abbracciamo e ci diamo appuntamento presto, che sarai abbronzata, nè.

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