venerdì 31 luglio 2009

Luglio col bene che ti voglio

"mi dicevi luglio ci porterà fortuna poi non ti ho visto più...
luglio si veste di novembre...ho tanto freddo al cuore se tu non sei con me..."

In arrivo in ospedale trovo Mr C e i suoi mille sacchetti e tubi in corridoio in compagnia di un'infermiera con un cassone d'acciaio enorme sopra il quale ci sono sacchetti vari. Sono arrivata giusto in tempo per il buffo trasloco. Si cambia reparto e piano. Allibita dalla strana processione, Manu appoggia il romanzo che stava leggendo mentre mi aspettava e, in preda a improvvisa ilarità, scendiamo insieme al nuovo reparto. Il cassone è veramente improbabile, enorme e rischiamo di schiacciare un paio di infermieri. L'autista ride più di noi. Il nuovo reparto è più brutto, molto più brutto e pieno di gente. Sorridiamo, la vita è così: mai pensare che le cose non cambino, cambiano sempre. Sulla soglia della camera vengo bloccata da un abbraccio improvviso. Un amico infermiere sta finendo il suo turno proprio in quella corsia, peccato che sia il suo ultimo giorno, è in partenza per la Sicilia. Sistemiamo la nuova residenza, litighiamo parecchio con la flebo che non ha gradito la passeggiata ma dopo interventi drastici, che Mr C stava perdendo le staffe, riprende la sua funzione senza problemi. Era bello il quinto piano, si vedeva tutta la città ma dal primo si vedono le persone in strada e il malato può fare piccole gite in giardino. Avanti, pian pianino.
Richiesta di oggi: un quaderno e un blocco per disegnare.
Cose mediche: le trasfusioni sono finite, rimesso in sesto l'organismo debilitato si passa alla parte indagine e studio di terapia. Oggi biopsia. Speriamo. Ecco, oggi vorrei essere buddista. E se recito ugualmente?

1 commento:

Giulia Lu Mancini ha detto...

Prova puoi sentirti meglio oppure no ma a volte si comincia così.
baci