domenica 14 giugno 2009

Leggi, non ti fermare!

In mezzo al verde che più verde non si può, sotto casa dell'amica che rimpiange la sua casa in centro, in versione "amiche semi nude al sole sotto la canicola tremenda". Il romanzo è finito. Il file ancora non l'ho aperto ma la stampa è lì con un paio di formiche a passeggio. "Ecco, vedi che lei non ha esitato e se lo legge senza timidezza". Guardo i loro sorrisi che mi dicono di leggere. E, saltando un po' in quà e in là, finisce che leggo per due ore, scoppiando a ridere quando riconosco qualcuno o un episodio, fermandomi a suggerire una virgola da mettere o togliere. Non mi mollano: quando esito (per mancanza di saliva) mi passano l'acqua, quando allungo un po' la pausa per svoltare pagina mi incalzano "leggi, leggi, non ti fermare", mi suggeriscono di spostarmi in ombra per non peggiorare la situazione della mia abbronzatura da muratore (giro di tre ore in bicicletta scordando la protezione solare). Sudaticce e allegre mangiamo un paio di rusticani e ci salutiamo dandoci un ipotesi di appuntamento alla Biennale di Venezia. Solo se pioverà.

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