lunedì 15 giugno 2009

Della noia

"Stato di disinteresse o mancanza di energia, come reazione a stimoli che si recepiscono come ripetitivi o soporiferi. Cresce con la mancanza di cose interessanti da vedere, sentire, ecc..."


"La noia proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo" U.Foscolo

Indifendibilità appresa...

Risolvere un problema comicia quando lo riconosci, lo vedi, lo accetti, lo guardi, lo affronti e decidi di dimenticare la vecchia prospettiva per incamminarti per una nuova strada.

Non sento interesse per alcune dinamiche che qualcuno mi porge, recepisco come soporiferi (al limite dell'irritante) alcuni atteggiamenti di pseudo comunicazione che mi vengono proposti. A volte cado in un tranello retaggio di cose antiche e confondo le cose. E voglio vedere qualcosa di attraente anche quando non c'è. Ma questo è un altro discorso. La coscienza eccessiva va frenata come gli stimoli deboli vanno guardati e abbandonati prima che facciano danno.

Ma ho visto chiara una cosa e non posso, non voglio fare altro che seguire quell'intuizione dell'ovvio che ancora non avevo riconosciuto.
Voglio giocare al gioco dei no e dei sì. Con leggera serietà, con sobrio divertimento, con strumentali scintille di amnesia e impegno costante.

Che di percorsi e allegre scivolate è piena la via.

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