giovedì 4 giugno 2009

Chi di spada ferisce

Ho una brutta abitudine da un po' di tempo. Spesso non rispondo alle chiamate di mia madre. E, dopo due giorni che la chiamo e non mi risponde, alla fine mi sono preoccupata. Un pochino, non troppo (che è una vecchia storia). Faccio un paio di telefonate. Quindi? Vado a casa sua. Da lontano, mi pare di vederla entrare con qualcuno. Mi chiama la donnapretaporter: zia, vedi che la nonna sta bene, l'ho sentita prima, era con un amico.
Ben mi sta. Capito che le cose vanno rimesse in un ordine di migliore gestione.
Che snobbare la famiglia non risolve granchè.

Sarà che l'uomo alto ha a cuore certe cose e me ne parla e mi induce a riflettere. Non a cosa sia giusto fare ma a come fare la cosa migliore per tutti.

A proposito, stamattina inaugurato un movimento nuovo, rimesso in careggiata una determinazione, con due lacrimucce di verità dette a qualcuno che è stato felice di sentirle. Poi mi sono fermata al bar con un capuccino per festeggiare.

E quando ho parlato con l'uomo alto è stato facile. Che il viaggetto bis con variante treno/mare e libro/cena/sopralluogo in cantiere ci piace. Mi ha fatto promettere che lo chiamerò e non farò la donna "che non deve chiedere mai".
Anche a me fa piacere, sai.

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