martedì 5 ottobre 2010

Risarcimento colorato

Mr C è provato da un anno di malattia e di pazienza. Oggi lo hanno convocato, gli hanno attaccato una flebo, gli hanno fatto tre prelievi in mezz'ora e poi hanno sancito che la flebo non serviva e l'hanno congedato, tutto bucherellato e incerottato. Meglio così, se i valori andavano bene, ma...
Ci prendiamo un caffé. Sorride dolce e, all'improvviso si volta un po' di lato, gli occhi gonfi. Ha usato modi spazientiti con sua madre e questo lo ha fatto soffrire, si sente in colpa, che non se lo merita, dice. Certo che non se lo merita, ma certamente capisce, lo rassicuro, ci provo.
Poi alza lo sguardo e mi chiede se lo accompagno a comprare il "cotone".

Così ci ritroviamo nella merceria di fiducia a scegliere venti euro di spolette di ogni colore, che la mamma sarà contenta. La signora ci accompagna nella scelta della tavolozza colorata con gentilezza e divertimento. Un piccolo incidente odioso ci distrae qualche minuto: un bimbetto si infila nella vetrina e rovescia tutto. La signora, che in quindici anni ho visto sempre pacata e sorridente, perde le staffe, pacatamente si infuria e dice alla nonna e alla madre "ma tenetelo stretto".
Le due sono talmente prive di capacità relazionali che nemmeno chiedono scusa, fanno finta di niente. In venti metri quadri???

Biciterapia a pedalata serrata. Succhino di mirtillino. Rientro sotto la pioggia. Puntata da Narciso, c'è il ragazzo bello dal sorriso dolcissimo. A casa, per entrare ho dovuto sdraiare la bici e farla passare SOTTO un auto, ma a questa gente non viene in mente che la porta sia fatta per entrare?

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