venerdì 22 ottobre 2010

Lapsus

Nel locale arrivo per prima, lui è sempre affettuoso. Aspetto un po', si sta bene, che la musica è la specialità di questo posto insieme alla birra ottima e all'amaro del capo versato dall'alto in micro bicchieri ghiacciati. L'oste è un uomo che mi piace, professionale e simpatico, una bella persona.

La mia amica esagera un po', gli chiede come stia, se abbia trovato una compagna dopo la separazione dalla moglie. Io rimango allibita dalla raffica di domande invasive che gli pone, vedo perfettamente che si innervosisce, che l'argomento è doloroso. Lo conosco meglio io e queste domande non le ho fatte, non le farei.

Quando lei gli chiede quando si sposò lui, sotto pressione, risponde "27 giugno 2007" e si allontana. Rimango stupita, confusa. Siamo diventati amici quando venne dove lavoravo per organizzare il soggiorno dei parenti spagnoli della moglie in occasione del matrimonio. Non era il 2007. Lo chiamo e salta fuori che ha sbagliato. Il matrimonio era nel 2003, mi ricordavo bene.

Lapsus: ci ha detto la data della separazione. Rimane sconvolto dall'errore che lo ha esposto nel suo dolore. Vorrei abbracciarlo e cancellare l'interrogatorio che ha appena subito.

Rimango della mia idea: il garbo nel parlare delle cose private degli altri, soprattutto in pubblico, non è un optional.

Lei ha cercato di rimediare dicendogli che gli vogliamo bene.
Rimango della mia idea: sarebbe meglio prevenire, pensare prima di parlare, ma anche parlare meno, rispettare le persone è anche usare la gentilezza come prima regola.

1 commento:

giorgio ha detto...

Sono perfettamente d'accordo.
Giorgio