Mi sono svegliata stanchissima, tardi. Che alle due di notte ero al telefono con il portiere notturno che non riusciva ad emettere una fattura. Non è colpa sua se per gli altri è un optional informarlo sulle cose importanti, che, e mi sono stufata di dirlo, se l'albergo è aperto 24 ore su 24, vuol dire anche che le persone vanno e vengono a tutte le ore, non quando vuoi tu. Che i voli sono a tutte le ore. Ma questo fa parte delle solite cose che non si può discutere.
La casa è gelata. Aziono la leva "inverno" della caldaia. E parte uno scroscio d'acqua, manco le cascate del Niagara. Secchio, perplessità, preoccupazione. Chiudo la leva generale dell'acqua. E adesso?
Telefono al magico manutentore. Mi risponde immediatamente (che il mio nome sul display gli piace di più di quello del lavoro)con voce pacata, gentile, dolce. Confrontate le interpretazioni e le soluzioni da mettere in atto, manometro antipatico, dopo avere sfiatato litri e litri d'acqua, l'emergenza rientra.
Bene. Allagamento sventato, mi consolo pensando a quante cose si imparano nella vita.
Bene. Anche oggi mi posso lavare con l'acqua calda. E lo so che, anche se non ce ne rendiamo conto, si tratta di un lusso, che in molti luoghi della terra tante cose non sono scontate.
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