sabato 11 aprile 2009

Del motociclista

Incontro l'uomo che mi piace. E mi piace sempre. Siamo amici, è chiaro. Ed è in tenuta motociclista, quel tanto aggressivo che non guasta. L'amico ha un bel sorriso. E ci facciamo un bellissimo caffè alla moda (che finisce un pochino sulla mia felpa con sua massima soddisfazione visto che temeva accadesse a lui). Chiacchieriamo un po'. Una serena oretta in centro.
E ripenso alle moto e a come succeda che mi imbatta spesso in loro, le moto e i rispettivi amanti. Perchè ci sono uomini che vanno in moto e uomini che amano le moto. Non la velocità o la potenza, proprio LA MOTO. E associo caratteri e caratteristiche. Un motociclista non è un pavido, non è un lento, non è un brontolone. E' uno forte. Ma non è uno sbruffone (salvo svariate eccezioni). E' fisicamente "sveglio e attivo", maraglio un pochino (a volte molto o troppo), delicato e fragile mai, deciso quasi per assioma. E, spesso, ma la regola non esiste, è anche un buono, uno che tratta le donne con rispetto e gentilezza, uno che sa che l'unione fa la forza e che sa essere concentrato e attento, uno che conosce il gioco di squadra e uno che ama l'autonomia e la libertà. Uno che ama giocare e che non ha bisogno di chissà quali comodità, uno che ama l'aria e la strada, uno che ama il viaggio oltre la meta, uno che si mette in pista e va, sorridendo, sempre.

Sarà che certa gente invece mi ha deluso con la sua mollezza e vigliaccheria...

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