giovedì 20 dicembre 2007

Poeta operaio

Ho letto questa definizione di quel tipo che scrive poesie sul blocco a quadretti.
Simpatico, misterioso.

Appena mi ha visto mi ha regalato un enorme sorriso.
Confesso, per venti secondi mi sono chiesta chi fosse.
Poi ho capito che avevo fumato una Muratti con lui la volta scorsa.

Ogni tanto se ne usciva con il mio nome quasi urlato.
"Betty, ascolta questa".
Tutti fermi e zitti.
Lettura e sorrisone.
Fine serata, (sicuramente ero anche un po' brilla),
lui che legge le poesie e Vladimir che ride,
A. che non mi molla un secondo.

All'uscita, per strada, il poeta estemporaneo
mi consegna l'ultima creazione.
Per me.

Nessun commento: