mercoledì 26 dicembre 2007

Natale con "l'uomo che mi piace"

Della serie "aiuto vorrei fuggire in un'altra dimensione!"

E' arrivato appena abbiamo creato un momento di tregua.
Subito dopo lo scambio dei regali.
E' arrivato quando il mio mal di testa regnava incontrastato.
Ha salutato gli altri, come sempre affettuoso,
è venuto verso di me, ha allargato il sorriso, mi ha ficcato gli occhi negli occhi,
mi ha abbracciato.

se non fosse che non ci capisco più niente,
penso,
penserei che questo uomo mi ama,
se non fosse che ho perso la fiducia nelle mie capacità di lettura,
penso, penserei che non è una mia follia

Sei ore dopo, e il mal di testa che ha preso possesso di me,
il mio imbarazzo è sovrano. Vorrei dissolvermi.
E invece sono a dieci centimetri da lui, in mezzo a tutta quella gente.
E poi sono in macchina con lui, e a una festa con lui, e stiamo ballando, e mi accompagna a casa.

E l'amaro in bocca è terribile, e, ancora una volta,
il dubbio è una ferita che non so gestire.

E cerco di non pensare, e vedo i suoi occhi.
E cerco di ricordare quando questo è cominciato e a come farlo smettere.
E cerco di spegnere la mente.
E lascio perdere. Mi convinco che sono tutte fantasie.
E mi dice che ha una sciarpa che gli ho regalato io e che che non si toglie mai.
Basta.
Un altro Natale così e mi dovranno ricoverare.

1 commento:

Gilesteta ha detto...

EMICRANIA sempiterna!