mercoledì 26 dicembre 2007

Natale e parenti

Taxi, ritardo, corri, treno. Arriviamo.
Ho un troller pieno di regali d'orati e fiocchi argentati, bottiglia vino, torte (DUE!) di mia produzione, salata e dolce (delirio di cioccolata)
In casa della sister. Frenata brusca. Emotiva.
La donna pret a porter dorme,
Occhi di cerbiatto è in piedi (ma dorme),
Gigione dormirebbe. Ma parla.
Gatto e cane, dormono.

Inizio delle parole "stonate", a raffica, con voce rauca.
Facciam buon viso a...

Occhi di cerbiatto inizia a scrutarmi,
indaga e sorride. Quando era piccola temeva le mie sfuriate,
ora, si preoccupa per me, non vuole che soffra.
Reggo le prime, reggo le seconde e le successive trenta.
Provo a gestire, provo a condire di buone parole.

o.d.c mi controlla.
cedo le armi, mi sposto, mi isolo.
o.d.c. mi si sdraia addosso
La donna pret a porter si alza dal letto.
Sorride, dolce.
Ai fornelli agitazione. La nonna produce.

Amorino (ladonnapretaporter)
prende il posto di o.d.c., mi si sdraia addosso.
Un libro io, un libro lei.

Le nipotine, pelle sulla pelle.
Mi distraggono. Lo fanno benissimo.

A tavola. uno, due, tre
SCATTO URLO
otto secondi in cui potrei fare male
SMETTO DI PARLARE

Mi dispiace. Per le piccole.
Ma le piccole sanno.

Regali.
Ok, emergenza passata.
Tutti contenti.
(Il mio mal di testa galoppa senza redini da tre ore)

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