mercoledì 7 aprile 2010

A volte ritornano

La telefonata arriva inaspettata. Rispondo convinta che sia il genitore apprensivo che sollecita. Non è lui. E' il secondo "modalità scomparsa improvvisa" della mia vita. Sono contenta di sentire la sua voce, quasi mi dimentico tutta la storia e tutto il silenzio. Rimaniamo che presto ci vedremo. Che non so se sarà o non sarà. Non faccio in tempo a rimuginare, si parte con l'auto dell'ex-cognato verso la Romagna. Il piccolo incidente ci diverte molto: metto la retromarcia e mi rimane in mano il pomolo del cambio. Colla risolutiva e ci lanciamo in autostrada cantando a tutto volume. Le mie ragazze sono dolci e cresciute mi regalano simpatiche conversazioni che mettono allegria. La donna pretàporter si ricorda tutto e mi aggiorna su dettagli che non mi ricordavo.

Dopo ipotesi ostriche avariate e ipotesi influenza, ore sono più propensa ad interpretare la notte passata a vomitare come reazione del corpo ad una telefonata che mi ha buttato un po' indietro nel tempo...

Dal dentista le cose si mettono complicate. L'infermiera mi saluta con un abbraccio, il dentista mi strizza l'occhio "ce la faremo, tranquilla".

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