sabato 6 marzo 2010

Skype batte bicicletta

Stavo per correre da signore delle biciclette per dare una sistemata alla mia adorata...e Skype mi ha chiamato. Era lei, da Oxford. Mi ha fatto vedere la stanzetta e ha controllato se ci fossero due materassi. Non ci sono. Che se ci fosse un volo low cost potrei andare un paio di giorni da lei a mangiare patate bollite con fagioli. Bleah. Un po' mi mancano le tipicità del Regno Unito.
Pare per marzo non riuscirò, voli troppo cari e quì fiere che galoppano.
Aprile? Ora vedo i voli. E con il lavoro come farò? Solito dilemma. Ma almeno il problema materasso non ci sarà. Da giugno invece sarebbe intelligente recuperare quei duemila euro per il volo New Zeland. Come? Caldaia? Dentista? Grecia?

La bici rimane in cantina in attesa del mio migliore utilizzo del tempo.
Intanto accade la solita cosa, la solita sfiga: settimana prossima ho serate libere e le amiche sono in trasferta per lavoro. Facciamo la settimana prossima? Certo, non potrò. Che balle. E saltano altre due cose, che pare la sfiga ci veda benissimo ultimamente. E l'amica A deve lavorare 12+12 ore nel w.e. E l'altra si ritrova improvvisamente con il compagno che sviene due volte al giorno mentre lei ha la febbre a quaranta ed una disgnosi di efisema polmonare. Che cavolo!

Oggi sole. Proviamo a scaldare questo periodo del cavolo.

Un ristorante mi manda invito per "serata del cavolo". In un periodo del cavolo, dicono, proviamo a sbeffeggiare la crisi con degustazione di piatti a base di cavolfiore etc. Simpatici.

Notte delirante. Stanchezza mi colpisce alle 21. Mi addormento vestita. Ovviamente mi sveglio alle due. Alle tre trenta chiudo gli occhi. Incubi vari da analisi junghiana. Il sole aiuta. Mi scappa anche da ridere.

La cicoria non potrà vincere!

Nessun commento: