domenica 14 marzo 2010

Come in un film

La serata è organizzata da un po'. Sono invitata. Sì, perchè a volte ci sono cose a numero chiuso...Strana situazione. Ma stiamo bene, giochiamo un po'. C'è anche lei. E per un paio d'ore siamo nuovamente quelle due persone che si conoscono così bene e che hanno vissuto tante cose fianco a fianco. Non è più così da qualche anno. L'amica comune la sera prima mi disse "non litigate". Non abbiamo mai litigato e mai lo faremo. Sono solo cambiate le cose. E rimane, ora, con la distanza, la stima reciproca e l'affiatamento, anche se nessuno vuole ripristinare la vecchia frequentazione. Le scappa una frase che le altre lasciano correre "lei ed io saremmo troppo forti se facessimo squadra, vi batteremmo senza divertimento". Stavamo giocando a Tabù (che abbiamo recuperato per svagarci un po'). La frase è una delle sue "mancate delicatezze", ma la vita è anche sapere come sono fatti gli amici con le loro debolezze e limiti. E poi, in realtà ha detto la verità. Non politically correct dirlo, ma...Sarà così importante?

Un po' mi chiedo se ci fosse bisogno di "quello". Ormai è andata. Forse non lo farò un'altra volta. Ma sono contenta della serata, nonostante la chiusura troppo brusca (a volte le mamme devono fare così per tornare al focolare, quasi temessero che se rimanessero un po' di più potrebbero non voler più andare).

(Menù della serata : 66 olive all'ascolana e tartare di tonno e mango).

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