domenica 20 agosto 2006

un'altra domenica al lavoro

Dove andrei se non fossi bloccata quì dentro?
Cosa farei se avessi il pomeriggio libero?
Piscina, credo.
Passeggiata a Villa Ghigi, credo.
Chi vedrei se fosse in città?
Non so.
Come se il tempo e lo spazio si fossero dilatati creando una pozzanghera di distanza, di distanze fra il passato - e i suoi personaggi- e la mia vita di oggi.

Parafrasando l'oroscopo di Willy,
"quando il vuoto è davanti a noi, possiamo solo fare, proseguire,
librarci ad ali tese.
Perchè non è possibile perdere niente quando tutto è già visto e digerito."

So però cosa farei se mi potessi imbarcare sulla barca dei sogni.
Madrid.Un mese.
Marocco. Un tour per colori e odori.
Istambul. una settimana di tramonti sul Bosforo.
Parigi a casa di Gemma e a passeggio sulla Rive Gauche.
Lefkada in barca a vela.
Ma anche...
Fine settimana a Lerici con Attilio.
Giro in bici in Austria con Laura.
Brasile o Goa con ChiaraLupa.
Laurea in psicologia o scuola di interprete.
Appartamento a Paggrati, vicino allo stadio antico dove farei jogging.

Sogni.
Mi devo proprio proprio ricordare che questo blog ha la sua ragione d'essere nell'agevolare la mia capacità di individuare e prendere sul serio i miei sogni.

E, allora, anche le domeniche al lavoro sono funzionali.
O no?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto tutto. Bello.
Riesco a immaginare la tua soddisfazione. L'ho provata anch'io.

Scusa se ieri sera sono stata un pò invadente a programmare il tuo futuro. A semplificare.
Ci ho ripensato stanotte e non mi sono piaciuta.

Anonimo ha detto...

Grazie.
Non so se si tratti di soddisfazione.
Non mi devi chiedere scusa di nulla,
ho recepito solo il tuo affetto e nessuna invasività.
E' bello sentire di avere nuove amiche solidali e così gentili.
A proposito di fondamentali!
Tra l'altro, credo di avere proprio bisogno di una mano per uscire un po' dal mio guscio.
PS: pois compresi, eri bellissima ieri sera.