sabato 26 agosto 2006

Sull'intransigenza

E sulla tolleranza. E sull'esprimere opinioni.

Non credo, Plain, tu sia intransigente.
Non credo che agire con determinazione quando siano chiari e onesti i nostri sentimenti sia un segno di intransigenza. Semplicemente tutti noi abbiamo momenti in cui non ci sentiamo di decidere per una chiusura di un rapporto.
Magari soffriamo, magari non sappiamo scegliere la strada giusta.
Per fortuna, invece, altre volte, le cose ci sono più chiare ed abbiamo il coraggio di rischiare, la forza di guardarci allo specchio e di capire, di fare la cosa utile, per noi.
Succede a tutti sia l'una che l'altra cosa.

Non siamo tutti fatti allo stesso modo.
Non "stiamo" tutti sempre allo stesso modo.
A volte lo dimentichiamo.
Ci possono sfuggire atteggiamenti rigidi, frasi sentenziose, veloci espressioni che semplificano i sentimenti che stanno tentando di esprimerci gli altri.
E ci può succedere di essere o essere recepito intollerante
(dipende così tanto dallo stato d'animo di chi ci ascolta) .

Siamo figli di un passato e dei metodi che abbiamo imparato nel corso della nostra storia, famigliare e sociale. Spesso non siamo neppure consapevoli di agire seguendo schemi comportamentali non proprio nostri, non decisi da noi.
Succede a tutti.
Nel confronto con le persone, sopr quelle alle quali vogliamo bene e con le quali esiste un mutuo accordo di fiducia e uno scambio di confidenze, possono esserci dei momenti di impasse.
Se lo teniamo sempre presente come inevitabile ma non terribile,
ce la possiamo cavare -SEMPRE- o meglio, il più delle volte.
Anche questa è questione di variabili ed impegno, ma sopr di fiducia e amore.

Non rinunciamo ad esprimere noi stessi e le nostre opinioni, non smettiamo mai di fidarci dell'amore degli altri, non chiudiamoci nella nostra corazza difensiva, non crediamo a chi suggerisce di cercare soluzioni di compromesso "perchè tanto non serve a niente".
Stiamo solo attenti a preservare la nostra lucidità, a riconoscere quando l'abbiamo persa, proviamo ad ascoltare le anime delle persone e a comunicare senza scudi protettivi.
Certo, a meno che non sia necessario.
Camminiamo sorridenti con il cuore aperto e un bastone pronto ad agire in caso di pericolo.
Pericolo vero- se seguiamo il nostro istinto, sapremo riconoscere la differenza.

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