mercoledì 29 giugno 2011

Ci son momenti, ci son addii, ci son...

stand by - pause- momentanei cali di tensione.
O semplicemente non si vede a occhio nudo (e neppure vestito), ma le persone cambiano o cambiano le direzioni, quelle piccole e quelle grandi.
O cambiano le alleanze perchè le esigenze o le voglie non sono mai le stesse, non lo sono le nostre, non lo sono quelle degli altri. Ci si incontra e si fanno percorsi insieme, si gioca insieme ma capita di vedere un bambino che abbiamo voglia di conoscere, perchè ci piace il suo gioco, chissà.
E non ci sono colpe e neppure responsabilità, accade e la giostra prevede che l'altra corsa c'è se ci sali ma anche se fai una pausa sull'erba.

Qualcuno da lontano mi manda sms finale, lo so che l'ho agitata e la prima risposta era difensiva, potevo immaginare. La chiusa è però di disponibilità, che le persone che ci sono, ci sono e basta, che in trent'anni si sa chi e chi no.

Il coro ieri sera era commovente, potente, bello.
La solista mi ha sorriso da dietro il microfono, bella, vederla ogni quattro/cinque anni mi fa piacere.

E, comunque, ci penso alle cose che mi dicono. Che qualcosa certo posso aggiustare sempre, no?

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