giovedì 23 giugno 2011

Ci sono angoli dove...

puoi andare.
in una serata qualsiasi di afa e struggimento indiscriminato. Che discriminare è fatica inutile e noiosa. Saluti e abbracci con qualche lacrima, riti affettuosi e biglietti che si devono leggere dopo, regali importanti che ci rimango così, stupita, commossa. E contrattiamo che questo no, non voglio te ne privi, partenza e telefonata di aggiornamento, che se non vuoi partire capita di sbagliare direzione in autostrada...
Faccio anche "quella" telefonata. Umana ma fredda, che lo so, lo sapevo che quell'uomo ti ha fatto arrabbiare. Io non so niente, so che è morto. Di più non riesco ad immaginare. Lei non accenna. Capisco, non approvo ma ascolto. Farò quel poco ancora che potrò ma penso che fra un attimo avrò finito di occuparmene. Basta.

E, allora, ci sta, ci sta assolutamente, precisamente, propriamente. Una pausa da tutto e tutti.
Vado lì. Che in quell'angolo nessuno chiede e nessuno ipotizza nulla sulla vita altrui. Qualcuno parla della mostra, si beve un goccetto di vino. E mi rilasso, che siamo e galleggiamo e va bene così.
Arriva Toulose Lautrec con Camilla. Che la Camilla è un cane poco simpatico, l'essere Bassotto non aiuta, il carattere noioso neppure. Toulouse invece è consapevole sia della cagnitudine che della socialità artistica, mangiamo insieme biscotti al kamut, io vino e discorsi artistici, lui scodinzola e starnutisce.
L'artista ha già deciso cosa sarà il mio regalo, ritratto marziano attende.
Va bene, serata afosa, l'avvocato inforca la bicicletta e penso, dico, che mi manca una serata di scemenze con citazione latina. Il "gallerista" accompagna la fotografa ad acquistare abiti per le modelle. Quali? Non importa, a nessuno.
Buona notte. Cena, aperitivo, non si sa domenica sera.
Il resto è solo tempo e spazio.

Pietro, con occhiali gialli, mi abbraccia entusiasta. Simpatico. Chissà cosa avrò detto quel paio di mesi fa perchè sia così caloroso!?!
Liberamente
Libera mente
Mente libera

Dormire sarebbe carino. Tantè

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