lunedì 26 settembre 2011

Fai la cosa giusta

Che ieri mi sono sentita un po' in colpa, poco ma il pensiero c'era...
Avevo detto alla Maria che sarei andata a pranzo da loro domenica. Prima che il f. mi comunicasse che si era liberato dalle beghe famigliari e dal lavoro per passare la domenica insieme. Che volevo andare al mare. E ho chiamato la Maria per dirle che, contrordine, non sarei andata. Ci è rimasta male, ha fatto fatica a dissimulare, sincera com'è. Tant'è.
Era la cosa giusta che desideravo questa giornata al mare da un mese.
Ed è stato il mio giorno di festa, una pausa rilassante che ci siamo goduti e che ci ha fatto tanto bene. Che bella la spiaggia deserta al tramonto!

Oggi avevo il pensiero della Maria e, in modo determinato, ho deciso.
Con un po' di fatica iniziale...che avrei voluto andarmene a casa finito il lavoro.
Moto e bus. Tutta moto non mi andava, in autobus il tempo è morbido e ho letto in pace fino a destinazione.
Era la cosa giusta: la gioia dei vecchietti, il loro abbraccio sorridente e allegro mi hanno ripagato del senso di colpa per il bidone e dello sforzo del viaggetto.
Sono stata così contenta, erano così contenti loro di vedermi. Una gioia.

Tornando con l'autobus deserto ripensavo alla nostra storia e mi sentivo fortunata di avere due amici ultraottantenni così simpatici, divertenti, in gamba. Che le ore passate con loro sono sempre piacevoli e interessanti.
E non è vero quello che diceva il f. ieri, non tutti gli anziani stanno bene solo se rimangono "fermi" nelle loro abitudini e routine. Maria e Valter sembrano rinati dopo il cambio casa e tutte le fatiche del trasloco e hanno voglia di re-inventarsi.
Hanno fatto la cosa giusta.

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