domenica 4 settembre 2011

Della serietà, della comunicazione, dell'amore

Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie è quella di gettare un'ombra di diffidenza sulle cose troppo serie.
In questi tempi l'unico modo di mostrarsi uomo di spirito è di essere seri. La serietà come solo umorismo accettabile.
Mentre si ride, si pensa che ci sarà sempre tempo per la serietà.
Seri bisogna esserlo, non dirlo, e magari neanche sembrarlo!

Aforismi etc

Che poi, ed è il bello della vita, capita di inventare varianti, di stupirsi a mettere in atto dinamiche nuove, di usare metodologie diverse.
E anche di notare con stupore, ma anche con piacere, che siamo ognuno specchio per l'altro. E allora, invece di usare la solita insofferenza e chiusura, invece di rimanere arroccati nei soliti comportamenti e nelle solite convinzioni, può succedere di giocare a ribaltare il tavolo e di dare alla persona accanto a te una nuova possibilità di inventare la vostra storia, insieme.

Non sapevo che sarebbe stato possibile, sono felice che lo sia stato.
Perchè quando si è sul punto di litigare è difficile tornare indietro, lo sappiamo tutti. Ma è possibilissimo se si guarda l'altro negli occhi e si ricorda quale sia la cosa che si sta facendo, non quella di quell'istante di nervosismo e di incomprensione, quella GRANDE, quella che esiste prima...quella che ti ha fatto scegliere quella persona per stare al tuo fianco.

E allora, via la supponenza e la diffidenza, via la paura, via la serietà spicciola, libera azione invece alla leggerezza, alla trasparenza, alla comprensione e alla complicità, all'ironia che ti rende possibile non distinguere fra le tue debolezze e quelle dell'altro: la solita storia, il nemico non esiste se non nella tua testa.

Certo, non sempre è facile, non con tutti.
Ma che gioia quando l'azzardo funziona e si riesce a ridere del momento di gap comunicativo e riprendere la marcia, insieme!

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