mercoledì 18 maggio 2011

ore 22.00 binario 2 piazzale est

Ognuno ha la famiglia che si merita...
Le tre belle donne vanno in pizzeria e intortano il cameriere (io c'ero ma annuivo con sorrisi fra l'apologia e il divertimento). Cena allegra con partecipazione dello staff del ristorante che poi ci salutano con baci affettuosi. Effetto mia sorella socievole. Poi si cammina per il dintorni stazione fino al binario est. Stazione di notte, ci piace, un po'.
Da lontano parte l'abbraccio della ragazza cerbiatto, occhi dolci come quando era bimba, il suo abbraccio ancora profuma come allora.
La nonna abbraccia lei e cerca "piccolo cane" che il meeting in stazione è stato organizzato per le presentazioni ufficiali fra nonna e piccolo quattrozampe.
C'è anche Tia, ha lui Hydra, con la Y si raccomanda la nonna, in braccio.
Ragazzotto di vent'anni con tanti piercing e un po' di tatuaggi in giro... la dolcezza che regna nella sua faccia onesta e serissima. Sorride e mi tende le braccia, bacetti con lo schiocco per la zia, con vamolà ironico, tò.
Piccolo cane metterebbe di buon umore chiunque, chissà se un giorno sarà un cane di cui la gente potrebbe aver paura. Occupiamo la panchina di marmo un po', poi saluti e baci. Animaletto e padrona e nonna della padrona salgono sul treno che sale sui monti. Noi si ritorna verso il ristorante, la nonna alza la gonnetta e sale sulla moto con il casco che la fa sembrare "sessantasettenne frichettona con gambe belle sotto vestitino frivolo", uno spasso. Le ore fuori casa sono tante, troppe.

Ma sarà sonno perfetto

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