lunedì 17 gennaio 2011

Improvvisa tempesta e poi...musica

Che ho iniziato la giornata con entusiasmo aggredendo un angolo della casa che reclamava il mio intervento. Fatto, un metro quadro perfettamente pulito ed un paio di sacchetti di inutili cose hanno preso la strada del bidone. Mentre guardavo i mobili da spostare, che la faccenda è un po' complicata, ho pensato di fare una prenotazione che richiede una chiamata ad un callcenter. E, in mezzo, ho chiamato Mr C e mi sono scontrata con una richiesta di un sito (sempre per 'sta benedetta prenotazione). La pasta e fagioli stava per bruciarsi, che cavolo, dopo anni che non la faccio mica la posso rovinare...

E' stato un attimo, qualcosa ha fatto click e mi sono ritrovata con un nervoso da cane rabbioso, con l'insofferenza a qualsiasi cosa, disperatamente odiosa anche a me medesima, praticamente sull'orlo di una crisi di nervi.

Ore dopo e tante cose in mezzo, compresa l'amica con cui mica ci eravamo capite ma va bene lo stesso, che sono riuscita a farle prendere il treno in orario facendo solo un paio di piccole infrazioni innocenti (che poi l'auto mica mi ricordavo fosse così complicata in città), mi sono andata a prendere un paio di cose in erboristeria e mi sono sdraiata al buio con la musica che si autodefinisce da relax. Funziona.

Concerto? Sì, vado, a piedi, che bello.
Con le amiche del cuore, nel senso che il cuore è uno e basta un minuto per sapere che tutto, tutto si riuscirà a superare perchè lo si farà insieme...
Non parliamo molto, anzi poco. Che la musica è deliziosa e donna Rita ci presta un pezzetto del suo cuore così caldo e accogliente. Freddo e umido nell'aria. Gli abbracci scaldano invece, moltissimo.

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