sabato 5 giugno 2010

Villa B

Sulla collina, in un angolo bellissimo, c'è una villa strepitosa che svetta nel verde. E' famosa, tutti la conoscono anche se non ci sono stati mai... Ho un appuntamento lì, vado a prendere un'amica che ha un permesso per venire a pranzo con me. La vita ruota e gira in modo strano. Stati Uniti, nuova Zelanda e ora Villa B. Ieri sera con le amiche di sempre si diceva che una "vacanzina" a Villa B potrebbe essere un'idea alternativa. Mi vengono in mente tanti romanzi. La vita è un romanzo, tanti romanzi incastrati uno nell'altro come bamboline russe.

Ieri citavo una persona che urla e strepita e rende le serate faticose agli amici. Lo facevo sapendo di alludere anche a qualcuno che era proprio di fronte a me. Un paio di occhi mi sorridevano indicandola con lo sguardo. Un attimo di sospensione poi, lei, proprio Lei (la tizia che ha rotto tante volte le scatole tanto che sono stata tentata di saltare l'incontro solo perchè era stata invitata), ha parlato. Fra lo stupore generale "e allora perchè la si invita?".
Silenzio eloquente. Io ho risposto che quando si vuole bene a volte si sopporta e si aspetta...Lei ha accennato un sospiro e ha lasciato cadere il discorso. Noi ci siamo sentite meglio, la pazienza e la tolleranza sono state ripagate. Serata serena, Lei non ha sbraitato e tutto è andato bene.

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