lunedì 7 giugno 2010

Jason Ricci live

E le sorprese piacevoli. Castel San Pietro Blues, piazza XX settembre, al tramonto. La luce è particolare e le statue della chiesa di destra (che mai avevo notato la bizzarra densità di chiese e campanili in alcuni paesi italiani)sembrano delle figurine attaccate lassù, senza profondità, come ritagliate da un album di bambini e appoggiate là. L'aria è fresca e gradevole. La birra è la mia preferita, un po' calda ma va bene lo stesso. Il primo gruppo che apre il concerto è blues ma con scarsa presa sul pubblico, una chitarra modesta e una batteria che pesta ma non convince. La gente arriva e si siede, smangiucchia e sorride senza entusiasmo. Poi arriva Jason con il suo aspetto tutt'altro che blues. Emaciata copia del leader dei Sex Pistol con un improbabile scialle rosa e capelli sparati in alto biondi, magrissimo. Sbraita un po' e ci chiediamo cosa c'entri con il blues.
E poi la musica prende lo spazio e e ci regala grandi emozioni, lui canta e suona la sua armonica producendo qualcosa che non avevamo mai sentito. E balla divertito, ci ricorda il vecchio Rod Stewart saltellante dei concerti anni ottanta, quel cavolo di scialle rosa ci diverte molto contrastando con tutto il resto e il mezzo metro quadro di tatuaggio che ha sulla schiena bianchiccia.
Ci diciamo che siamo stati proprio fortunati. Bella serata di fescura estiva in pace e serenità. Che poi è sempre la stessa cosa: ci sono gli amici perfetti per serate perfette. Jasono Ricci, bravo!

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