domenica 2 maggio 2010

Gente che viene, gente che va

Giorni di passione al job. Tanta gente variopinta e simpatica con la quale scambiati sorrisi e gentilezze. Un delizioso nonno di bambini strepitosi figli di un gran bel papà mi ha detto "che lei è proprio così garbata". Piccoli momenti gratificanti in santa pace senza le isterie dei capi. Target che più misto non si può: ciclisti agguerriti che tornano da cinque ore di corsa in collina, coppiette di cinquantenni svizzeri in gita eno-gastronomica con al seguito autista che assomigliava molto ad un modello pieno di piercing, gruppo della parrocchia campana in visita a non so cosa, giovani che hanno fatto bagordi notturni e vanno a messa con le zie e i nonni, turisti cinesi in viaggio di nozze e tifosi di basket slovacchi, gruppetto di meet-up del partito democratico giovani di qualche lontana provincia piemontese.

Le amiche ieri sera hanno creato un vortice di allegria che ha lasciato la risata perpetuata per ore sul cuscino. E i racconti dell'avvocato alle prese con il penale si sono mischiati allegramente ad altre mille battute demenziali e argute. E la ragazza ci ha deliziato a lungo con il suo sguardo buffo mentre dice "ma è un grandissimo figo" (il belloccio e simpatico vicino di panca che ci interrogava sui sentimenti e sulle separazioni delle coppie). Qualcuno che non parla mai degli uomini ha anche detto la frase del secolo "che un uomo così è tanto raro, bello e...capace anche di parlare".

Il "pittatore" non sembrava invece sulla via della comprensione, povero, mollato dopo quindici anni di matrimonio e non si immagina neppure perchè.

Che di mezcla si può e si deve vivere, e ridere!

1 commento:

Giulia Lu Mancini ha detto...

Detto tra noi il "pittatore" era un pò bruttarello quasi quanto l'altro era figo. Però entrambi erano simpatici...
che fauna simpatica al job e poi certe gratificazioni danno un senso alle grane del lavoro.